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LETTERA DI BERLUSCONI ALLA UE.

orarichiusura NON PIACE ALL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA LA LIBERALIZZAZIONE TOTALE DEGLI ORARI DEI NEGOZI.
IL PRESIDENTE, FERNANDO ZILIO: “O LE REGIONI MANTENGONO LA POTESTA’ IN MATERIA O SARA’ SCONTRO APERTO”
Come volevasi dimostrare.
“Da quando questo governo è sotto protettorato Ue, per cercare di sopravvivere ad una morte annunciata ed irreversibile, non trova di meglio che annunciare provvedimenti “a tempo” su tutto ma, per contro, “immediati” sul commercio”.
Fernando Zilio, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, è letteralmente inviperito: “La lettera che Silvio Berlusconi ha consegnato ieri a Bruxelles è un concentrato di cose che (forse) si faranno (ma ne dubito) da qui al 2026! In compenso annuncia la deregulation totale per quanto riguarda la liberalizzazione degli orari dei negozi già a partire da marzo. Se nel conto ci mettiamo anche l’Iva aumentata è evidente che il governo ha scelto il commercio come capro espiatorio di tutti i mali d’Italia. Berlusconi ama dire che contro di lui è in atto un “accanimento giudiziario”? Ebbene, per quanto ci riguarda, è lui che si sta accanendo contro di noi forse nella speranza che il mondo del commercio e, più in generale, del terziario, sia quello che meno degli altri è in grado di mobilitarsi. Ma proprio noi dell’Ascom Confcommercio di Padova abbiamo dimostrato che anche i piccoli, talvolta, al pari delle formiche di letteraria memoria, “si incazzano” e sanno andare in piazza”.
Speranze?
“La legge – continua Zilio – affida il commercio alla competenza delle Regioni. Voglio pertanto credere che alle Regioni venga confermata questa potestà che, automaticamente, ci consentirebbe di poter trattare, come stiamo facendo, con l’assessore Coppola, un provvedimento che sia in grado di salvaguardare la specificità dei centri urbani e degli esercizi che in quel contesto vi operano. Una liberalizzazione selvaggia, infatti, non farebbe altro che favorire le grandi strutture di vendita ed i centri commerciali e, parimenti, decreterebbe la desertificazione delle nostre realtà urbane con tutte le conseguenze del caso in materia di degrado e criminalità”.

27 ottobre 2011
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