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DALL'ASCOM L'ALLARME SULLE FALSE COMUNICAZIONI CHE SEMBRANO ARRIVARE DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE


ALLARME DELL’ASCOM: IN CONTEMPORANEA STANNO ARRIVANDO COMUNICAZIONI UFFICIALI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE E COMUNICAZIONI FASULLE DA QUALCUNO CHE INTENDE SOTTRARRE I DATI DAI COMPUTER DELLE AZIENDE.

BERTIN: “DOPO LA FALLA CHE HA PERMESSO A CHIUNQUE DI VEDERE I DATI FISCALI DEI CITTADINI, ADESSO UNA STRANA CONTEMPORANEITA’: FOSSI IL DIRETTORE GENERALE DELL’AGENZIA, RUFFINI, MI PREOCCUPEREI PERCHE’ IL RISULTATO E’ LA SFIDUCIA TOTALE DEI CONTRIBUENTI”
“Verrebbe quasi da dire che riconoscere un messaggio vero da uno falso è piuttosto facile: l’Agenzia delle Entrate fasulla invia “lettere di sollecito”, l’Agenzia delle Entrate vera chiede o documentazione comprovante o pagamenti reali”.
Ma al di là delle battute negli uffici dell’Ascom cresce la preoccupazione: sono giorni che stanno arrivando richieste di chiarimento da parte delle imprese associate, alcune delle quali si sono viste recapitare, quasi in contemporanea, una e-mail certificata dall’Agenzia delle Entrate e una e-mail normale da parte di una fantomatica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (ma ci sono anche altri indirizzi “galeotti”).
La prima chiede chiarimenti sulle liquidazioni periodiche perché “sono emerse alcune incoerenze”, la seconda (quella fasulla, ricevuta per posta elettronica non certificata) rinvia all’allegato alla e-mail.“In questo caso – precisano negli uffici dell’Ascom – il rischio è quello, peraltro segnalato da un comunicato diffuso dalla stessa Agenzia delle Entrate (quella vera), che il file allegato, se aperto, avvii il download di un virus che potrebbe danneggiare il computer o, addirittura, rubare i dati in esso registrati”.
Dunque all’Ascom raccomandano di “non aprire quella posta” e, nel caso invece sia stata inoltrata una pec dall’Agenzia, di rivolgersi in associazione per verificare il da farsi.
“Fossi il direttore generale dell’Agenza delle Entrate, Ruffini – commenta amaro il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – mi preoccuperei non poco per la strana contemporaneità degli invii. Com’è possibile che giusto nel momento in cui viene inviata una comunicazione ufficiale ce ne sia una parallela, truffaldina, che riecheggia anche le medesime frasi? Il tutto a pochi giorni di distanza da quella débacle che ha visto un buco enorme nel sistema telematico gestito dalla società pubblica Sogei per la trasmissione delle fatture elettroniche all’Agenzia delle Entrate. Una falla che ha permesso a chiunque avesse le credenziali per entrare, commercialisti o anche semplici contribuenti, e per non si sa quanto tempo, di consultare liberamente i dati fiscali degli altri cittadini. La sfiducia nei confronti del sistema a questo punto è un dato di fatto al quale Ruffini deve porre rimedio”. 


Padova 19 ottobre 2017