La presidente dei Giovani dell’Ascom di Padova, Anna D'Amico (al Forum con una delegazione):
“Se vogliamo che i giovani tornino a fare impresa, servono agevolazioni fiscali, burocrazia zero e facilità di accesso al credito”
In provincia di padova 6.148 le imprese under 35, ma in 12 anni se ne sono perse qualcosa come circa 3.000
Dieci milioni di giovani in meno, in Italia, negli ultimi 40 anni. Per contro, la popolazione “over 65” è più che raddoppiata. Logico che, parimenti, anche le imprese gestite da giovani abbiano subito un drastico ridimensionamento: 180mila in meno sull’intero territorio nazionale tra il 2011 e il 2023, all’incirca 3.000 nella sola provincia di Padova.
Il tasso di imprenditoria giovanile è sceso - dato nazionale - dall'11,9% all'8,8%, con un potenziale impatto negativo sul Pil, stimato tra 47 e 63 miliardi di euro.
Nel contempo, nel padovano, le imprese giovanili, guidate da under 35, sono 6.148 a livello provinciale, con un’incidenza del 7,2% sul totale delle pmi. Fra i titolari di impresa si contano 2.174 under 35, 1.420 i giovani amministratori.
Dati a margine del Forum Nazionale dei Giovani di Confcommercio, svoltosi a Milano, ed al quale era presente una delegazione del Gruppo Giovani dell’Ascom di Padova guidata dalla presidente Anna D’Amico e della quale facevano parte Silvia Caregnato, Stefano Piccolo e Tommaso Tibaldi.
“Dal Forum - ha commentato la presidente D’Amico- è emerso con grande chiarezza che per contrastare il declino, è necessario aumentare l'imprenditorialità giovanile, soprattutto nel terziario, settore che ha generato maggior crescita occupazionale. Per cui, se vogliamo che i giovani tornino a fare impresa bisogna migliorare il contesto socio-economico e la demografia, ma soprattutto dobbiamo fare in modo che si incentivi la partecipazione femminile al lavoro per invertire la tendenza demografica nel lungo periodo”.
“Se l’obiettivo è quello che i giovani tornino a fare impresa (e non può essere diversamente) - ha concluso la presidente D’Amico - si deve poter mettere mano alle agevolazioni fiscali, si deve semplificare al massimo la burocrazia e si deve favorire l’accesso al credito per le imprese giovanili che, voglio ricordarlo una volta di più, rappresentano un investimento nell’innovazione che va sostenuto dalla collettività”.
PADOVA 25 OTTOBRE 2024