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L'Ascom Confcommercio di Padova partecipa all'iniziativa "Grande Natale a Padova" che con il contributo della Camera di Commercio, la collaborazione del Comune di Padova e di altre associazioni ha previsto per le festività natalizie oltre all' animazione anche gli addobbi con gli ormai famosi fiocchi rossi in centro storico. Il Grande Natale a Padova è iniziato con l'accensione delle luci dell'albero davanti Palazzo Moroni. Un momento ufficiale che ha visto riuniti i rappresentanti delle istituzioni padovane per dare vita al periodo natalizio, che si spera possa contribuire ad animarere lo shopping. Il programma di tutte le iniziative compresa quella del trenino che sarà presente anche nei quartieri di Padova si può visionare nel sito www.grandenataleapadova.it.
L’Ascom Confcommercio di Padova ha steso davanti a Palazzo Moroni, sede del municipio di Padova, le lenzuola con i prodotti contraffatti, tarocchi e pericolosi per la salute, buona parte dei quali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Padova nella sua azione di contrasto ad un fenomeno che causa la perdita di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di centinaia di aziende corrette. In favore della legalità, si è mobilitata, in tutto il Paese, l’intera Confcommercio ma l’Ascom di Padova, vuoi per i suoi “trascorsi” di strenue battaglie contro la contraffazione, vuoi perché ai commercianti padovani dell’Ascom non fa difetto la fantasia, ha giocato la carta dei rischi per la salute documentando, con l’aiuto di una dermatologa, i disastri che un semplice pigiamino può provocare ai nostri bimbi. “Legalità mi piace” è stato il titolo della manifestazione indetta, come indicato più sopra, da Confcommercio, alla quale l’Ascom di Padova ha aggiunto il significativo slogan “La salute non si tarocca”. Così, si è aperto il collegamento con Roma dove il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ed i ministri Angelino Alfano e Flavio Zanonato hanno illustrato i danni che un mercato alimentato soprattutto dalla crisi economica sta creando alle imprese legali, con preoccupanti risvolti sul piano della criminalità organizzata. Al termine della diretta streaming dalla capitale, Padova ha raccolto il testimone allestendo una sorta di talk show che ha visto gli interventi dei rappresentanti dell’Ascom tra cui Patrizio Bertin vice presidente vicario, Franco Pasqualetti presidente dei Federmoda Padova, della Camera di Commercio con il suo presidente Fernando Zilio e del consigliere Marco Ferrero (che rappresenta anche la Lega Consumatori a livello regionale), del Comune con l’intervento dell’Assessore Marta Dalla Vecchia, della Guardia di Finanza con il tenente colonello Luca Lettere, del Presidente della Fit (federazione nazionale tabaccai) Italo De Rossi e quello della dermatologa dottoressa Anna Belloni Fortina che, con l’ausilio di foto piuttosto “forti”, ha messo in guardia sui rischi che un incauto acquisto di prodotto non conforme può causare alla pelle soprattutto dei più piccoli. All’Ascom Confcommercio di Padova sono anni che conducono una vera e propria battaglia per la legalità e contro la contraffazione che riguarda, in primis ma non solo, la comunità cinese presente nel nostro Paese. C’è grande soddisfazione da parte dell' Ascom Confcommercio Padova, per il blitz che Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale hanno fatto scattare questa su input della Procura della Repubblica. “Per chi come l’Ascom sta da anni battendosi per debellare un commercio abusivo che nasconde, come si è potuto vedere dall’azione interforze, irregolarità di tutti i tipi, questa è una grande giornata e di questo dobbiamo essere grati a quanti, a qualsiasi titolo, hanno operato per giungere ad un risultato importante come questo" Contro la contraffazione che mina anche la salute e contro l’abusivismo che alimenta un mercato parallelo completamente esentasse e fuori da qualsiasi regola l’Ascom era scesa in piazza, ancora una volta, non più tardi di 15 giorni fa dopo che, nel corso di questi anni, erano state le sue azioni a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, anche nazionale, su quanto avveniva di illecito in una delle più imponenti concentrazioni di attività cinesi in Italia. ...E A PRATO SI E' CONSUMATA UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA. Una tragedia annunciata e, proprio per questo, che si poteva evitare. All’Ascom Confcommercio di Padova sono anni che conducono una vera e propria battaglia per la legalità e contro la contraffazione che riguarda, in primis ma non solo, la comunità cinese presente nel nostro Paese. E’ di pochi giorni fa l’azione combinata di magistratura e forze dell’ordine nei confronti dell’ingrosso cinese di Padova corso Stati Uniti, bersaglio “privilegiato” dell’azione dell’Ascom che ha denunciato la vendita di tutto in quei locali e nelle pertinenze: dai prodotti contraffatti, a quelli pericolosi per la salute, dai generi alimentari commercializzati in mezzo alla strada all’evasione sistematica delle tasse. Tutte evenienze poi puntualmente confermate dalle azioni della Guardia di Finanza prima e poi di tutte le forze di polizia fino all’intervento del Comune e della magistratura. Ma che il pericolo fosse ben più ampio i vertici dell’Ascom ne avevano avuto coscienza proprio in una “missione” compiuta negli anni scorsi a Prato. “Avevamo voluto renderci conto di persona – commenta oggi Franco Pasqualetti, vicepresidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e presidente di Federmoda Padova – di quale fosse la penetrazione dei produttori cinesi in un’area un tempo regno del made in Italy ed oggi sempre regno, ma di un made in Italy di chiara impronta orientale. E già in quell’occasione avevamo capito che le normative, anche in materia di lavoro e sicurezza, erano ampiamente disattese”. Preoccupazioni che oggi, purtroppo, si sono trasformate in tristissima attualità ma che, in assenza di controlli sistematici rischiano di ripetersi. “La crisi – aggiunge il vicepresidente vicario dell’Ascom, Patrizio Bertin – che in qualche misura l’economia cinese del taroccato ha contribuito a diffondere, sta rivoltandosi anche contro questi stessi produttori “out line” che, pur di mantenere fette di un mercato sempre più risicato non esitano a ridurre ancora di più le già quasi inesistenti norme non dico di sicurezza ma di minimo livello di dignità della natura umana”. Ma anche Padova preoccupa. “I box affastellati uno sull’altro della cittadella cinese di corso Stati Uniti – conclude Pasqualetti – se, nonostante la lodevole azione di magistratura e forze di polizia, continueranno ad essere la norma, non dobbiamo meravigliarci se, un giorno, saremo costretti a lamentare gli stessi problemi e le stesse tragedie che oggi registriamo a Prato dove, peraltro, le imprese di quel tipo sono almeno tremila ed, in tutta Italia, quelle registrate in capo a cittadini cinesi, assommano a 41 mila”. |
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