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15/05/2018 - Imposta comunale sulla pubblicità: illegittimo l’aumento a partire dall’anno d’imposta 2013

Imposta comunale sulla pubblicità: illegittimo l’aumento a partire dall’anno d’imposta 2013

Con Risoluzione 14 maggio 2018, n. 2, il Dipartimento delle Finanze ha fornito chiarimenti in merito agli effetti dell’intervenuta abrogazione, disposta dall’art. 23, comma 7, D.L. n. 83/2012, della facoltà dei comuni di aumentare le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità.
In particolare, il documento di prassi, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 15/2018, ha chiarito che una delibera comunale esplicita approvativa o confermativa delle maggiorazioni in questione:

·         adottata entro il 26 giugno 2012, data di entrata in vigore della disposizione abrogatrice, legittima la richiesta di pagamento delle stesse da parte dell’ente locale;

·         emessa in data successiva a tale data, non può che ritenersi illegittima. In tal caso infatti la delibera interveniva in un momento in cui era già venuta meno, a seguito dell’intervento abrogativo, la norma di cui all’art. 11, comma 10, Legge n. 449/1997 attributiva del potere di disporre gli aumenti tariffari.


Le stesse considerazioni devono estendersi anche al caso di proroga tacita delle tariffe, posto che per l’anno 2012 il termine ultimo di approvazione del bilancio di previsione era stato prorogato al 31 ottobre 2012; per cui solo se il bilancio fosse stato approvato entro il 26 giugno 2012, il comune poteva legittimamente richiedere il pagamento delle maggiorazioni.
Pertanto, la Risoluzione in esame precisa che a partire dall’anno di imposta 2013 i comuni non erano più legittimati a introdurre o confermare, anche tacitamente, le maggiorazioni in questione.

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Pronto un emendamento per la proroga dell’utilizzo della scheda carburante

Nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato, in Commissione speciale a Palazzo Madama, un emendamento che possa permettere un debutto "più soft" per gli acquisti di carburanti, per i quali, a partire dal 1° luglio è previsto l’obbligo della fatturazione elettronica.
La bozza dell’emendamento prevede, infatti, la possibilità di mantenere, per chi lo vorrà, l’utilizzo della scheda carburanti fino al 31 dicembre 2018, senza incorrere in sanzioni. Ovviamente, professionisti e imprese, se lo vorranno, potranno utilizzare il nuovo sistema di fatturazione elettronica.
Nell’emendamento non sarebbe prevista alcuna deroga, invece, per le prestazioni rese da subappaltatori e subcontraenti nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, per le quali rimarrebbe l’obbligo della fatturazione elettronica dal 1° luglio 2018.

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Legittimità del licenziamento dell’autista per guida imprudente

Con l’Ordinanza n. 11584 del 14 maggio 2018 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso di un dipendente, ha stabilito la legittimità del licenziamento dell’autista reo di aver tamponato un altro mezzo se la condotta di guida è imprudente.
La Corte di Cassazione esclude infatti l’ipotesi meno grave dell’incuria nella gestione del veicolo aziendale, punita con una sanzione conservativa.

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Legittime le mail contro l’azienda se il dipendente non usa termini offensivi

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 11645 del 14 maggio 2018, respingendo il ricorso presentato da una compagnia telefonica, ha stabilito che sono legittime e non giustificano il licenziamento le email contro l’azienda, se la lavoratrice non usa toni offensivi.
Il comportamento tenuto integra infatti un legittimo diritto di critica.

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