Termine di prescrizione quinquennale e non decennale per la riscossione dei contributi: Cassazione
Con Ordinanza 9 dicembre 2019, n. 32077, la Corte di Cassazione ha chiarito che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha cinque anni e non dieci per incassare i contributi non versati dagli autonomi. Secondo gli Ermellini, infatti, in tema di riscossione di crediti previdenziali, il subentro dell’Agenzia delle Entrate come nuovo concessionario, non determina il mutamento della natura del credito che rimane, pertanto, assoggettato per legge ad una disciplina specifica anche per quanto attiene il regime prescrizionale, caratterizzato dal principio di ordine pubblico dell’irrinunciabilità della prescrizione. Di conseguenza, in assenza di un titolo giudiziale definitivo che accerti con valore di giudicato l’esistenza del credito, continua a trovare applicazione, anche per il soggetto titolare del potere di riscossione, la disciplina speciale della prescrizione prevista dall’art. 3, Legge n. 335/1995 (term ine quinquennale) e non quanto disposto dall’art. 2946 C.c. (termine decennale). Indice completo SeacInfo
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Istruzioni operative per l’attività di raccolta dei dati sulla rappresentanza sindacale
Con Circolare n. 146 del 6 dicembre 2019, l’INPS ha fornito le istruzioni operative inerenti all’attività di raccolta dei dati associativi, relativi a ciascuna Organizzazione sindacale di categoria firmataria o aderente al T.U. sulla Rappresentanza del 10 gennaio 2014 sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL e modificato dall’accordo del 4 luglio 2017. Per le aziende interessate il codice di autorizzazione è "0R", avente il significato di "Azienda che conferisce i dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria - industria". Ai datori di lavoro interessati sarà consentito fornire mensilmente gli elementi informativi utili alla rilevazione delle deleghe, relativi ai periodi di riferimento decorrenti da gennaio 2020. Indice completo SeacInfo
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No responsabilità per violazione di norme antinfortunistiche ex "231" se è dimostrato il solo risparmio dei tempi di lavoro
La Corte di Cassazione ha statuito che non sussiste responsabilità amministrativa dell’ente ex "231" per violazione di norme antinfortunistiche, in presenza della sola prova del risparmio dei tempi di lavoro. Con la Sentenza n. 49775 del 9 dicembre 2019, la Suprema Corte, accogliendo il ricorso di un’azienda, ha chiarito che, in mancanza di prova della prassi contraria alla legge e dell’effettivo vantaggio derivatone all’ente, la responsabilità dello stesso deve essere esclusa. Indice completo SeacInfo
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