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03/02/2016 - Revisione della disciplina degli interpelli, Circolare Dogane

Revisione della disciplina degli interpelli, Circolare Dogane

Il D.Lgs. n. 156/2015 contiene la revisione della disciplina dell'interpello tributario, in vigore dal 1° gennaio 2016. Al riguardo, con Circolare 29 gennaio 2016, n. 2, l'Agenzia delle Dogane fornisce chiarimenti per la concreta applicazione dell'istituto.
In particolare, il documento di prassi analizza:
  • le tipologie di interpello (ordinario, probatorio, antiabuso, disapplicativo);
  • le tipologie di soggetti legittimati a presentare le istanze e i presupposti per il ricorso all'istituto;
  • il contenuto delle istanze;
  • l'istruttoria dell'interpello;
  • le cause di inammissibilità delle istanze;
  • il coordinamento con l'attività di accertamento e contenzioso.


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Disponibili le FAQ relative all'invio spese sanitarie al STS

Recentemente, l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul sito internet del Sistema Tessera Sanitaria le FAQ relative all'invio dei dati di spesa sanitaria ai fini della precompilazione della dichiarazione dei redditi.
A tal proposito, si ricorda che, entro il prossimo 9 febbraio 2016, va effettuato l'invio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie 2015 da parte di medici e odontoiatri, farmacie e strutture sanitarie accreditate, al fine dell'elaborazione del Mod. 730 precompilato (Seacinfo 22 gennaio 2016).


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Licenziamento: obbligo di fedeltà e dovere di diligenza limitati al ruolo del lavoratore e ai comportamenti connessi alla prestazione

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 1978 pubblicata il 2 febbraio 2016, intervenendo in un caso di licenziamento per giusta causa per presunta violazione dell'obbligo di fedeltà ex articolo 2105 del codice civile e del dovere di diligenza ex articolo 2104, ha stabilito che tale obbligo è escluso qualora quanto addebitato al lavoratore riguardi un comportamento che non rientra nelle prestazioni dovute per contratto, ma anzi riguarda responsabilità e poteri di controllo superiori a quelli affidati al lavoratore stesso.
I giudici della Corte Suprema accolgono quindi il ricorso del lavoratore, affermando che "il dovere di diligenza del prestatore di lavoro [.] trova il proprio centro e il proprio essenziale limite nella prestazione contrattualmente dovuta, la natura di questa e l'interesse dell'impresa": pertanto, vi sono compresi i soli comportamenti connessi al proficuo inserimento nell'attività lavorativa dell'i mpresa. Avendo ritenuto esclusi da tale obbligo i comportamenti messi in atto dal lavoratore, pertanto, la Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento.


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Lavoro accessorio: chiarimenti sulla qualificazione dei "committenti imprenditori" e "professionisti"

L'INPS, con il Messaggio n. 8628 del 2 febbraio 2016, ha fornito utili chiarimenti circa il corretto inquadramento degli "imprenditori" e dei "professionisti" per i quali vige il limite di 2000 euro (rivalutati) quale compenso al singolo prestatore di lavoro accessorio.
Nel particolare, l'Istituto previdenziale indica che sono esclusi dalla categoria degli "imprenditori" tutta una serie di soggetti che, pur operando con partita IVA o codice fiscale numerico, non sono da considerarsi tali, quali ad esempio i committenti pubblici, i partiti o movimenti politici, le associazioni sindacali, le associazioni senza scopo di lucro, i condomini, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni di volontariato e i corpi volontari (VVFF e protezione civile), altre associazioni come la Croce Rossa, l'AVIS e similari.


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Pubblicato in Gazzetta il decreto flussi 2016

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 26 del 2 febbraio 2016 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 2015, che stabilisce la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori extracomunitari, per lavoro stagionale e non stagionale, nel territorio dello Stato per l'anno 2016.

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Responsabilità per l'infortunio per la mancata adozione delle misure preventive più idonee

In materia di infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito la responsabilità del datore di lavoro per l'incidente occorso al dipendente, in quanto non ha adottato, tra più sistemi preventivi, quello più idoneo a garantire un maggior grado di sicurezza.
In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 4325 del 2 febbraio 2016, ha precisato che, ai fini della sicurezza sul lavoro, di fronte alla possibilità dell'utilizzo di plurime misure di prevenzione, da parte dei soggetti titolari dell'obbligo di protezione vanno preferite le misure di sicurezza sull'utilizzo delle quali risulti meno rilevante la scelta discrezionale del lavoratore, dal momento che non può essere del tutto esclusa una errata opzione.


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L'INPGI comunica i valori per il 2016

L'INPGI, nella Circolare n. 2 del 1° febbraio 2016, fornisce, per l'anno 2016:
  • i minimali di retribuzione (confermati nella misura vigente nel 2015);
  • il valore dell'accredito della contribuzione figurativa in presenza di indennità (erogata dall'INPS) per i periodi di congedo per l'assistenza ai familiari portatori di handicap grave (importo massimo giornaliero pari ad euro 98,50);
  • le retribuzioni convenzionali per i giornalisti operanti all'estero in paesi non convenzionati;
  • il massimale imponibile (confermato in euro 100.324,00) e il reddito minimo per l'accredito della contribuzione della Gestione Separata INPGI.

L'Istituto comunica che l'aggiornamento della procedura DASM (versione 5.2.8) sarà disponibile entro il 6 febbraio 2016.