Home

05/07/2016 - Unico mediante intermediario abilitato va verificato l'effettivo invio: Sentenza

Unico mediante intermediario abilitato va verificato l'effettivo invio: Sentenza

Con Ordinanza 9 giugno 2016, n. 11832, la Corte di Cassazione ha stabilito che la consegna ad un professionista del mandato per la trasmissione, in via telematica, della dichiarazione dei redditi all'Agenzia delle Entrate non esonera il soggetto tenuto alla relativa presentazione dal vigilare affinché tale mandato venga puntualmente adempiuto.
In particolare, i giudici precisano che il contribuente che si rivolge ad un intermediario abilitato ha l'obbligo di vigilare che la dichiarazione sia correttamente compilata e tempestivamente presentata.
Inoltre, per escludere ogni profilo di negligenza, il contribuente deve dimostrate di avere svolto atti diretti a controllare l'operato del consulente oppure di aver subito un comportamento fraudolento del professionista.

Indice completo SeacInfo


Aumento produttività: illicenziabile il dipendente a favore di un altro assunto a retribuzione più bassa

Con la Sentenza n. 13516 pubblicata il 1° luglio 2016 la Corte di Cassazione interviene in merito al licenziamento di un dipendente anziano a favore dell'assunzione di un giovane, il cui costo del lavoro risulta essere più basso.
La Suprema Corte infatti ha ritenuto illegittimo nel caso di specie il licenziamento, dichiarando non sostenibile il giustificato motivo oggettivo dell'aumento della produttività, che sarebbe derivato dalla diminuzione di costi date le retribuzioni più basse del neoassunto.

Indice completo SeacInfo


Licenziato per giusta causa il dipendente a causa della sua condotta colposa

In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente (nel caso di specie un cassiere di banca) che, per rimediare alle irregolarità compiute, pone in essere iniziative estemporanee in violazione delle disposizioni della propria attività, a nulla rilevando la mancata dimostrazione del dolo.
In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 13512 del 1° luglio 2016, ha chiarito che per la sussistenza di una giusta causa di licenziamento non è necessario che l'elemento soggettivo della condotta si presenti come intenzionale o doloso, dal momento che anche un comportamento di natura colposa può risultare idoneo a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra le parti.

Indice completo SeacInfo


INPS: trasformazione delle domande di ASpI/NASpI in DIS-COLL

L'INPS, con il Messaggio n. 2884 del 30 giugno 2016, interviene per fornire chiarimenti in merito alla trasformazione delle domande di disoccupazione ASpI/NASpI in DIS-COLL e viceversa.
In particolare, l'INPS precisa che:
  • in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi tra il 1° gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2015 è possibile, senza limiti, la trasformazione delle domande di ASpI/NASpI in domande di DIS-COLL e viceversa;
  • in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi tra il 1° gennaio 2016 ed il 31 dicembre 2016, è possibile la sola trasformazione delle domande di DIS-COLL in domande di indennità NASpI.