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06/04/2016 - Pubblicata la tabella delle aliquote comunali IRPEF in versione definitiva

Pubblicata la tabella delle aliquote comunali IRPEF in versione definitiva

In data 5 aprile 2016, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito internet l'elenco, in versione definitiva, delle aliquote per la determinazione dell'addizionale comunale all'IRPEF per il saldo 2015 e per l'acconto 2016 (Mod. 730/2016 e UNICO PF 2016).
La tabella contiene anche le soglie di esenzione previste dai Comuni e la gestione di particolari condizioni agevolative.

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Canone RAI: aggiornamento del modello di dichiarazione sostitutiva

In data 4 aprile 2016 l'Agenzia delle Entrate ha aggiornato il modello di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato e le relative istruzioni.
In particolare, al quadro B del modello, nella sezione "Dichiara" è stata aggiunta la nota 4: "L'erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all'utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l'intestatario dell'utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto".
Di conseguenza, nelle relative istruzioni sono stati inseriti i seguenti punti:
  • nel caso di dichiarazione presentata dall'erede, il titolare dell'utenza elettrica su cui il canone è addebitato può non far parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto (ad esempio quando non ci sono familiari coabitanti del deceduto e l'erede non coabitante è titolare di altra utenza elettrica residenziale su cui è dovuto il canone);
  • l'erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all'utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l'intestatario dell'utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto.

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Gestione separata e indennità di maternità in caso di adozione e di affidamento preadottivo: pubblicato il decreto

Come noto, il D.Lgs n. 80/2015 ha modificato il D.Lgs n. 151/2001 introducendo il nuovo art. 64-bis secondo il quale in caso di adozione, nazionale o internazionale, e di affidamento preadottivo di un minore alle lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS non iscritte ad altre forme obbligatorie spetta un'indennità per i cinque (in precedenza 3) mesi successivi all'effettivo ingresso del minore in famiglia, alle condizioni e secondo le modalità previste dal DM 4 aprile 2002.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 5 aprile 2016 è stato pubblicato il Decreto del 24 febbraio 2016, con il quale il Ministero del Lavoro modifica il Decreto 4 aprile 2002 in materia di indennità di maternità per le lavoratrici iscritte alla gestione separata adeguando le previsioni ivi contenute alla novità introdotta dal D.Lgs n. 80/2015.

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Precisazioni ministeriali sulla redazione del POS per le imprese di nuova costituzione

La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza del Ministero del Lavoro, in risposta all'Interpello n. 3 del 21 marzo 2016 avanzato dalla Federazione Sindacale Italiana dei Tecnici e Coordinatori della Sicurezza (Federcoordinatori), ha fornito chiarimenti sulle modalità con cui deve essere redatto il Piano Operativo di Sicurezza (POS) per le imprese di nuova costituzione.
Il Ministero precisa, in particolare, che le disposizioni dell'art. 28, comma 3-bis, del D.Lgs n. 81/2008, che consentono a tali imprese di redigere il DVR entro 90 giorni dall'inizio della nuova attività, non trovano applicazione al POS.

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Formazione sulla sicurezza in modalità e-learning: i chiarimenti del Ministero del Lavoro

La Commissione per gli Interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell'Interpello n. 4 del 21 marzo 2016, fornisce chiarimenti in merito alla possibilità di utilizzare, nella formazione specifica dei lavoratori, la modalità e-learning.
Al riguardo la Commissione precisa che la formazione a distanza è consentita per la formazione generale dei lavoratori: tale modalità non può essere pertanto utilizzata nella formazione specifica se non nei progetti formativi sperimentali, specificamente individuati dalle Regioni.

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No al licenziamento della dipendente che vuole sottoporsi a fecondazione assistita

In tema di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la nullità del provvedimento espulsivo nei confronti della dipendente che manifesta al datore di lavoro l'intenzione di sottoporsi all'estero a pratiche di inseminazione artificiale, in quanto si tratta di licenziamento discriminatorio.
In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 6575 del 5 aprile 2016, ha chiarito che la nullità derivante dal divieto di discriminazione discende dalla violazione di specifiche norme di diritto interno e comunitario; infatti, trova applicazione la direttiva europea 76/207 sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, che attua il principio di non discriminazione per ragioni di genere.