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07/09/2016 - Trasmissione telematica delle operazioni IVA: Decreto attuativo in G.U.

Trasmissione telematica delle operazioni IVA: Decreto attuativo in G.U.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 6 settembre 2016, n. 208, il Decreto MEF 4 agosto 2016 contenente le norme di attuazione del D.Lgs. n. 127/2015 relativo alla trasmissione telematica delle operazioni IVA.
In particolare, con il sopracitato Decreto è previsto un ampliamento dei poteri di controllo dell'Agenzia delle Entrate sulle operazioni IVA mediante l'incrocio dei dati delle fatture trasmesse telematicamente al Sistema di Interscambio con le informazioni contenute nelle proprie banche dati e quelle di altre amministrazioni, al fine di favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili.
I contribuenti che decidono di aderire alla trasmissione telematica delle fatture e dei corrispettivi potranno beneficiare della riduzione di un anno dei termini di decadenza degli accertamenti a condizione che i pagamenti vengano effettuati mediante bonifico bancario o postale, carta di debito, carta di credito, o assegno bancario, circolare o postale non trasferibili. L'uso dei contanti è consentito solo per importi fino a 30 euro.

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Niente sanzioni se il datore versa quattro anni di contributi a seguito di conciliazione

Con la Sentenza n. 17645 pubblicata il 6 settembre 2016 la Corte di Cassazione interviene in merito alla legittimità di una cartella di pagamento per omissione contributiva emessa dall'INPS, relativamente ad un periodo "coperto" da conciliazione per risoluzione consensuale tra lavoratore e azienda.
Nello specifico, a seguito di conciliazione per risoluzione del rapporto, il datore di lavoro aveva corrisposto al lavoratore una somma pari a 4 anni di contribuzione che avrebbe invece versato all'INPS se il rapporto di lavoro fosse continuato: l'Istituto aveva poi emesso una cartella per omissione contributiva relativa proprio al periodo "coperto dalla conciliazione".
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso dell'INPS dichiarando infondata la richiesta di versamento dei contributi anche allo stesso Istituto ritenendo insussistente l'omissione contributiva.

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Iscrizione alla gestione commercianti dell'amministratore che gestisce l'impresa con il coniuge

Secondo la Corte di Cassazione deve essere iscritto alla gestione commercianti l'amministratore trovato al lavoro nell'impresa gestita con il coniuge (nel caso di specie un'amministratrice unica di una srl che gestiva un hotel).
In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 17641 del 6 settembre 2016, ha confermato la decisione del giudice di merito, in quanto dalle ispezioni è emerso lo svolgimento di un'attività non occasionale all'interno dell'hotel di famiglia, a nulla rilevando la presenza di terze persone incaricate di svolgere alcuni compiti sulla base delle direttive fornite dalla ricorrente.