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09/11/2016 - Detrazione per interventi di recupero edilizio e sisma bonus: bozza Finanziaria 2017

Detrazione per interventi di recupero edilizio e sisma bonus: bozza Finanziaria 2017

Come noto, recentemente il Consiglio dei ministri ha approvato il Disegno di Legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (c.d. Legge di Stabilità 2017).
Tra le novità, il Disegno di Legge prevede la proroga della detrazione IRPEF prevista per i soggetti che sostengono spese per interventi di recupero edilizio di cui all’art. 16-bis, TUIR, alle condizioni previste per il 2016, ossia 50% della spesa nel limite massimo pari ad euro 96.000.
È inoltre prevista la revisione della detrazione per gli interventi in zone sismiche. In particolare, a seguito delle modifiche, l’art. 16, D.L. n. 63/2013 prevede che:
  • è riconosciuta la detrazione del 50% nel limite di euro 96.000 da ripartire in 5 quote, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 e con procedure autorizzatorie iniziate dopo il 1° gennaio 20 17, relative ad edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zona 1 e 2) riferiti a costruzioni abitative e ad attività produttive (comma 1-bis);
  • la detrazione in esame è estesa anche agli edifici ricadenti nella zona sismica 3 (nuovo comma 1-ter);
  • qualora dalla realizzazione degli interventi di cui ai sopracitati punti (commi 1-bis e 1-ter) derivi una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio (nuovo comma 1-quater):
  • a una classe di rischio inferiore, la detrazione è riconosciuta nella misura del 70%;
  • a due classi di rischio inferiori, la detrazione è riconosciuta nella misura dell’80%.
    Qualora tali interventi sia no re alizzati su parti comuni di edifici condominiali la detrazione è ulteriormente aumentata al 75% (una classe di rischio inferiore) e all’85% (due classi di rischio inferiori), su un ammontare massimo di spesa pari ad euro 96.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari. Anche in tali casi, è prevista la possibilità di optare, in luogo della detrazione, per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, nonché a soggetti privati con la possibilità di cedere successivamente tale credito;
  • a decorrere dal 1° gennaio 2017, tra le spese detraibili rientrano anche quelle sostenute per la classificazione e verifica sismica (nuovo comma 1-sexies).


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Il limite dei 15 dipendenti per la tutela reale va computato nell’anno precedente il licenziamento

In assenza di un chiaro riferimento temporale ex lege (prima della Fornero), il limite dei 15 dipendenti che fa scattare la tutela reale deve essere valutato su un arco temporale tale da accertare "la normale occupazione", avendo quindi riguardo ad osservare un periodo di tempo congruo a valutare la concreta organizzazione produttiva in modo da configurare una ragionevole stabilizzazione occupazionale.
La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 22653 dell’8 novembre 2016, conferma quindi la sentenza di secondo grado che aveva individuato nell’anno precedente al licenziamento del lavoratore il periodo da considerare per il computo del limite dei 15 dipendenti: il lavoratore ha quindi diritto al ristoro delle retribuzioni perse e alla reintegra in azienda.


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Ammesse le telecamere senza accordo dei sindacati se per tutela dei beni aziendali

Con la Sentenza n. 22662 dell’8 novembre 2016 la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla legittimità dell’utilizzo di telecamere sul luogo di lavoro a tutela dei beni aziendali.
Nel caso specifico, la Suprema Corte ha ritenuto legittimo il licenziamento di una dipendente che aveva sottratto soldi da una cassaforte aziendale, così come rilevato dalla registrazione video di una telecamera posta a controllo della stessa.
A nulla è valso far rilevare che l’istallazione dell’apparecchiatura video non era stata preventivamente comunicata ai sindacati: la tutela dei beni aziendali prevale sulla tutela della privacy del lavoratore, ma solo perché in questo caso la condotta dello stesso non era conforme ai dettati della contrattazione collettiva e addirittura configurava reato.