Criteri per la determinazione dell'effettivo livello di tassazione delle controllate: ProvvedimentoCon Provvedimento 16 settembre 2016, l'Agenzia delle Entrate ha fornito disposizioni in materia di imprese estere controllate.In particolare, sono stati illustrati i criteri per determinare con modalità semplificata l'effettivo livello di tassazione di cui al comma 8-bis, art. 167, TUIR, come modificato dall'art. 8, comma 1, lett. d), D.Lgs. n. 147/2015. A seguito delle sopracitate modifiche è prevista, infatti, l'estensione della disciplina CFC alle controllate localizzate in Stati o territori diversi da quelli individuati ai sensi del comma 4 dello stesso art. 167, purché ricorrano congiuntamente le condizioni di cui alla lett. a) e b) del comma 8-bis:
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Assicurazioni vita: chiarimenti delle EntrateCon Risoluzione 16 settembre 2016, n. 76, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in materia di tassazione dei capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita.In particolare l'Amministrazione finanziaria precisa nel caso di polizze vita con prestazioni ricorrenti per le quali sia previsto un premio unico:
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Illegittimo registrare navigazione internet, telefonate e mail dei dipendentiIn materia di controlli sui lavoratori, la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 18302 emanata il 19 settembre 2016, ha stabilito l'illegittimità dei controlli sulle modalità di utilizzo di computer, e-mail e telefono da parte dei dipendenti senza il preventivo accordo con le rappresentanze sindacali, così come previsto dall'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori.Inoltre, anche in caso di accordo con le RSA, chiariscono i giudici del palazzaccio, il datore di lavoro non può comunque tracciare le pagine web visitate dai lavoratori, mantenere sui server aziendali le mail inviate per lunghi periodi ovvero registrare le telefonate: tali fatti, pur fatti passare dal datore di lavoro come azioni volte a tutelare il patrimonio aziendale, sono da considerarsi controlli a distanza lesivi della privacy dei lavoratori, in quanto costituiscono un'indagine sulle loro opinioni e condotte, vietata dall'articolo 8 della Legge n. 300/1970. |
Licenziamento per scarso rendimento: dimostrazione dell'efficienza dei colleghiIn tema di licenziamento per giustificato motivo soggettivo, la Corte di Cassazione ha statuito l'illegittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente per scarso rendimento, in assenza della dimostrazione da parte dell'azienda del grado di efficienza raggiunto dai colleghi, né dello standard produttivo concordato con l'interessato.In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 18317 del 19 settembre 2016, ha sottolineato che ai fini del recesso il datore di lavoro non può limitarsi a dimostrare il mancato raggiungimento del risultato atteso, ma deve provare che la ragione sia riconducibile ad un colpevole e negligente inadempimento di obblighi contrattuali da parte del lavoratore. |