Cessazione partita IVA ed esclusione dal VIES: Provvedimento
Con Provvedimento 12 giugno 2017, l’Agenzia delle Entrate ha definito i criteri e modalità di cessazione della partita IVA e dell’esclusione dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie (c.d. VIES), ai sensi dell’art. 35, comma 15-bis, D.P.R. n. 633/1972. In particolare, il Provvedimento detta disposizioni in merito:
- ai controlli periodici ed alle attività di analisi del rischio sui soggetti titolari di partita IVA;
- ai criteri di valutazione del rischio;
- alle modalità operative con cui vengono effettuati i controlli;
- al provvedimento di cessazione della partita IVA;
- al provvedimento di esclusione dal VIES;
- all’istanza in favore dei contribuenti esclusi per il reinserimento nel VIES.
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Benefit riconosciuti anche in assenza dei requisiti: Risoluzione
Con Risoluzione 9 giugno 2017, n. 67, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla tassazione delle somme per premi di risultato percepite sotto forma di benefit in assenza dei requisiti previsti per accedere al regime agevolato. In particolare, il documento di prassi chiarisce che qualora il datore di lavoro, pur in assenza dei requisiti previsti, abbia comunque riconosciuto al contribuente l’agevolazione fiscale di cui all’art. 1, commi 182-190, Legge n. 208/2015, il contribuente è tenuto a tassare ordinariamente tutte le somme percepite, compresi i benefit, mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi. A tal proposito la Risoluzione fornisce le modalità di compilazione del Mod. 730/2017 e del Mod. Redditi PF 2017 nel particolare caso in cui l’agevolazione non spettante sia stata erogata. Indice completo SeacInfo
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Infermiere aggredito: risarcito il danno biologico
Con la Sentenza n. 14566 pubblicata il 12 giugno 2017, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’infermiere aggredito da un paziente durante il turno di lavoro ha diritto al risarcimento del danno biologico, in quanto il datore di lavoro deve mettere in atto tutte le misure necessarie a prevenire tali situazioni. Inoltre, ribaltando la sentenza della Corte territoriale, precisa che l’onere di provare l’inadempimento del datore di lavoro non è in capo al lavoratore, in quanto l’obbligo di prevenzione di cui all’articolo 2087 c.c. impone al datore sia di adottare le misure tassativamente prescritte dalla legge, in funzione del tipo di attività svolto, sia eventuali ulteriori misure connesse ai rischi specifici legati all’impiego di macchinari o all’ambiente di lavoro. Indice completo SeacInfo
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Licenziato il direttore per il trasferimento dei conti corrente presso altra filiale
In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del direttore di una filiale di banca che, in violazione della disciplina interna, trasferisce, in assenza del consenso da parte dei clienti, i conto corrente presso un’altra succursale. Con la Sentenza n. 14564 del 12 giugno 2017 viene sottolineato che la sanzione è da ritenersi proporzionata, in quanto si presume che il dipendente, in ragione della qualifica rivestita, sia a conoscenza delle disposizioni aziendali; inoltre, la sua condotta ha leso irrimediabilmente il vincolo fiduciario con il datore di lavoro. Indice completo SeacInfo
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