Contratti atipici di mantenimento e regola del prezzo-valore: RisoluzioneCon Risoluzione 25 agosto 2017, n. 113, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al regime tributario applicabile ai contratti atipici di mantenimento. In particolare, l’istante chiede se le regole di determinazione della base imponibile del c.d. "prezzo-valore" (art. 1, comma 497, Legge n. 266/2005) possano trovare applicazione anche per i contratti atipici di mantenimento e di assistenza. |
Ravvedimento operoso per tardiva comunicazione della proroga del contratto con cedolare seccaCon Risoluzione 1 settembre 2017, n. 115, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’applicabilità dell’istituto del ravvedimento operoso alla sanzione per omessa o tardiva comunicazione relativa alla proroga del contratto di locazione in regime di cedolare secca, di cui all’art. 3, D.Lgs. n. 23/2011, nonché in merito alle modalità di rinuncia all’aumento del canone, quale condizione per l’esercizio dell’opzione stessa. · alla sanzione sopra menzionata (pari a euro 100 o ad euro 50 se la comunicazione è presentata con ritardo non superiore a 30 giorni) è applicabile la disciplina del ravvedimento operoso. Di conseguenza, la sanzione in esame va ulteriormente ridotta in base alle percentuali previste dall’art. 13, D.Lgs. n. 472/1997, a seconda di quando viene eseguito il ravvedimento della medesima; · nel caso di proroga di un contratto che contenga già la rinuncia all’aumento del canone, il locatore non deve inviare alcuna comunicazione in tal senso mediante raccomandata. |
Il risarcimento del danno per il tumore non può essere escluso senza aver verificato la possibile causa professionaleLa Corte di Cassazione ha stabilito che non è possibile escludere il risarcimento del danno per il tumore occorso al lavoratore imputandone la causa al tabagismo dello stesso, senza aver verificato l’eventualità che l’attività lavorativa svolta possa essere concausa del tumore. |
Verbale INPS e dichiarazioni raccolte dagli ispettori non bastano a provare l’irregolarità datorialeCon l’Ordinanza n. 20768 depositata il 5 settembre 2017 la Corte di Cassazione interviene in merito alla mancata corresponsione degli ANF al lavoratore da parte del proprio datore di lavoro. |
