Disponibile la bozza del Modello REDDITI SP 2017Con Comunicato Stampa 5 gennaio 2017, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che sul proprio sito Internet è disponibile la bozza del Mod. REDDITI SP 2017 corredata dalle relative istruzioni. Si noti che a partire da quest’anno i modelli dichiarativi "UNICO" sono stati ridenominati in "REDDITI".In particolare, tra le principali novità, si segnalano le seguenti:
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Cessione di carburante alle navi: non imponibile IVA anche tramite intermediarioCon Risoluzione 9 gennaio 2017, n. 1, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al trattamento IVA sulla cessione di prodotti petroliferi alle navi tramite intermediario (c.d. "bunkeraggio").In particolare, il documento di prassi precisa che:
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INPS: precisazioni sulla procedura di controllo delle iscrizioni automatizzateL’INPS, con il Messaggio n. 5219 del 23 dicembre 2016, fornisce chiarimenti in merito alla procedura di controllo delle iscrizioni automatizzate effettuate dai datori di lavoro in sede di inizio attività con dipendenti.Tale procedura verifica, attualmente:
Successivamente, saranno attivati ulteriori controlli di congruità tra quanto dichiarato all’INPS in merito all’attività svolta con dipendenti e ciò che risulta alla CCIAA. |
INPS: oltre i 10.000 euro di debito si configura evasione contributiva anche se scatta la prescrizioneCon la Sentenza n. 649 del 9 gennaio 2017 la Corte di Cassazione è intervenuta in merito all’evasione contributiva, qualora il debito dell’impresa nei confronti dell’INPS abbia superato i 10.000 euro.In particolare la Suprema Corte ha affermato che decorso un anno dal mancato versamento dei contributi all’Istituto previdenziale, qualora il debito superi i 10.000 euro scatta comunque l’evasione contributiva anche se siano decorsi i termini della prescrizione. |
Dipendente licenziato per l’assenza alle visite di controllo nonostante l’effettività della malattiaIn tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che risulta assente a tre visite fiscali in due mesi senza comunicare preventivamente l’assenza dal domicilio, a nulla rilevando il fatto che in seguito sia confermata da un sanitario dell’INPS la malattia diagnosticata con la relativa prognosi.La Suprema Corte, con la Sentenza n. 64 del 4 gennaio 2017, ha chiarito che la permanenza presso il proprio domicilio del lavoratore durante le fasce orarie previste per le visite mediche di controllo rappresenta non un mero onere, ma un obbligo a carico del dipendente sia verso l’Istituto previdenziale che verso il datore, il quale ha interesse a ricevere regolarmente la prestazione lavorativa e, quindi, a controllare l’effettività della malattia. |
