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19/01/2017 - Compilazione del quadro RW per immobili all’estero "senza variazioni"

Compilazione del quadro RW per immobili all’estero "senza variazioni"

Con l’art. 7-quater, comma 23, D.L. n. 193/2016 è stato modificato l’obbligo di compilazione della dichiarazione dei redditi, tramite il quadro RW, relativamente agli immobili situati all’estero.
In sostanza per gli immobili collocati all’estero, sui quali "non sono intervenute variazioni durante il periodo d’imposta", viene meno l’obbligo di compilazione del quadro RW.
Nonostante ciò, per tali immobili, permane il vincolo di pagamento dell’IVIE (imposta sul valore degli immobili situati all’estero): fino allo scorso anno tale imposta era liquidata all’interno dello stesso quadro RW.
Sarà necessario attendere il nuovo modello REDDITI 2017 PF per capire come sarà recepita questa nuova previsione normativa.


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Niente licenziamento per la denuncia in Procura dell’azienda sul ricorso alla CIG

Secondo la Corte di Cassazione non è giustificato il provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che sottoscrive un esposto alla Procura criticando l’operato dell’azienda che, sebbene in crescita, ricorre alla procedura di cassa integrazione, realizzando una truffa ai danni dello Stato.
La Suprema Corte, con la Sentenza n. 996 del 17 gennaio 2017, ha chiarito che non sussiste alcun intento diffamatorio da parte del lavoratore, il cui diritto di critica nei confronti dell’operato del datore risulta legittimo, in quanto lo stesso si è limitato ad evidenziare come i fatti segnalati all’autorità giudiziaria riecheggiavano il contenuto di quelli già diffusi dalla stampa e discussi nelle sedi istituzionali.


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Cessione di ramo d’azienda: il demansionamento lo deve provare il lavoratore

In materia di demansionamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che in caso di cessione di ramo d’azienda e contestuale modifica delle mansioni per l’intero personale dell’azienda, il singolo lavoratore non può addurre la stessa come legittima doglianza del demansionamento, ma deve provare l’effettiva presenza dei presupposti.
Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 1778 del 18 gennaio 2017, ha precisato che ai fini della legittimità della richiesta in ambito alla sussistenza dei danni professionali da demansionamento, l’onere della prova risulta a carico del lavoratore ed in sua assenza tale danno non potrà essere riconosciuto.


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Garanzia giovani: nuove indicazioni sul termine di fruizione

Con due distinti Decreti direttoriali, il n. 445 del 16 dicembre 2016 e il n. 4 del 18 gennaio 2017, l’ANPAL ha fornito nuove indicazioni circa la fruizione del Bonus Garanzia Giovani (GAGI), così come previsto dal Decreto direttoriale n. 1709/2014 e successive modificazioni.
In particolare l’ANPAL rende noto che

  • saranno incentivabili le assunzioni avvenute fino al 31 gennaio 2017 (il precedente termine era il 30 giugno 2017), mentre
  • la fruizione del beneficio delle assunzioni effettuate entro il predetto termine potrà avvenire entro il 28 febbraio 2018.




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No alla sovrapposizione delle ferie non godute al periodo di preavviso: recesso giustificato

La Corte di Cassazione ha statuito la sussistenza della giusta causa di recesso nell’ipotesi del dirigente che, avendo dato le dimissioni scegliendo di lavorare durante il periodo di preavviso, viene posto dal datore di lavoro in ferie per il godimento di quelle non ancora fruite, con decurtazione dell’indennità dovuta nella busta paga e nel TFR.
Con la Sentenza n. 985 del 17 gennaio 2017 viene precisato che il recesso del lavoratore risulta giustificato, dal momento che il datore sovrappone le ferie non godute al periodo di preavviso, violando il divieto ex art. 2109 c.c.


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