Spese per recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica: Risoluzione
Con Risoluzione 20 gennaio 2017, n. 9, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di pagamento delle spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica degli edifici esistenti (D.M. 18 febbraio 1998, n. 41; D.M. 26 maggio 1999; D.I. 19 febbraio 2007; art. 25, D.L. 31 maggio 2010, n. 78). In particolare, il documento di prassi chiarisce che l’utilizzo del bonifico come modalità di pagamento per accedere alle agevolazioni in oggetto deve essere riconosciuto anche per i bonifici effettuati dagli Istituti di pagamento autorizzati dalla Banca d’Italia a prestare servizi di pagamento (D.Lgs. n. 11/2010) a condizione che vengano rispetti tutti gli adempimenti previsti dalla normativa di settore in materia di applicazione della ritenuta e di trasmissione telematica dei dati relativi ai bonifici. Inoltre, per fruire della detrazione è necessario che l’Istituto di pagamento aderisca alla Rete nazionale interbancaria e utilizzi la procedura TRIF. Indice completo SeacInfo
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Le critiche al dipendente vanno limitate alla sfera professionale
Con la Sentenza n. 2200 depositata il 17 gennaio 2017, la Corte di Cassazione ha affermato che il potere gerarchico consente al responsabile di richiamare il lavoratore, ma non di ingiuriarlo, perché comunque devono essere rispettati i canoni di correttezza e rispetto della dignità umana. In sintesi, il principio espresso dalla Suprema Corte consente al datore di lavoro di criticare la condotta attinente la sfera professionale del lavoratore, ma senza entrare nella sfera personale. Indice completo SeacInfo
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Conversione in contratto a tempo indeterminato e applicabilità dell’indennità a forfait
Secondo la Corte di Cassazione, dopo la conversione a tempo indeterminato del contratto a termine, il giudice d’appello deve applicare l’indennità a forfait introdotta dal collegato lavoro che è entrato in vigore nelle more della causa. La Suprema Corte, con la Sentenza n. 1552 del 20 gennaio 2017, ha chiarito che l’indennità prevista dall’art. 32, comma 5 della Legge n. 183/2010 (come interpretata autenticamente dall’art. 1, comma 13 della Legge n. 92/2012) è applicabile ai giudizi in corso in tema di contratti a termine, dovendosi escludere che la disciplina risultante dal combinato disposto delle due disposizioni incida su diritti quesiti dei lavoratori, dal momento che è destinata ad operare su situazioni processuali ancora oggetto di giudizio. Indice completo SeacInfo
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