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02/04/2012 - Fermo amministrativo e credito IVA: Cassazione

 

Fermo amministrativo e credito IVA: Cassazione

Con Sentenza 21 marzo 2012, n. 4505 la Corte di Cassazione ha chiarito che, in caso di fermo amministrativo di somme pretese in restituzione dal fisco, è legittimo il respingimento della richiesta di rimborso del credito IVA presentata dall'impresa oggetto del fermo.

Secondo la Suprema Corte la sospensione del pagamento costituisce un potere di autotutela dell'amministrazione finanziaria; l'adozione di tale provvedimento, quindi, richiede esclusivamente la non irragionevolezza del credito vantato, non ri levando la presenza di un eventuale periculum in mora.

 

 

Ampie garanzie di difesa davanti all'abuso di diritto: Cassazione

Con Sentenza 2/28/2012, la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia ha chiarito che l'operatività delle garanzie procedurali di cui all'art. 37-bis, comma 4, D.P.R. n. 600/1973 op era anche nel caso in cui l'accertamento contesti l'utilizzo improprio di norme fiscali per conseguire un risparmio d'imposta.

In sostanza, la Commissione Regionale ha ritenuto nullo l'accertamento notificato al contribuente poiché l'Agenzia delle Entrante non aveva proceduto alla richiesta di chiarimenti prevista dal citato comma 4. Tale garanzia opera infat ti anche nel caso in cui l'elusività di un'operazione economica sia oggetto di una specifica contestazione nel processo verbale di constatazione.

 

 

Maternità: interdizione anticipata dal lavoro per gravi complicanze e rilascio autorizzazioni

Ai sensi dell'articolo articolo 17 del D.Lgs n. 151/2001 (testo unico della maternità) come modificato dall'articolo 15 del Decreto Legge n. 5/2012 (c.d. decreto sulle semplificazioni), a de correre dal 1° aprile 2012, l'interdizione anticipata dal lavoro nel caso di "gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza" è disposta dalle A.S.L. (Aziende San itarie Locali), non più dalla Direzione territoriale del lavoro. La norma prevede che le ASL autorizzino l'astensione dal lavoro "con le modalità definite con Accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Pr ovince autonome di Trento e Bolzano".

In attesa che tale accordo venga definito, il Ministero del Lavoro, con la Lettera circolare prot. n. 7247 del 29 marzo 2012, fornisce indicazioni ai propri uffici periferici (DTL) al fine di concludere specifiche intese a livello territoriale con le Aziende sanitarie per consentire, nei tempi dovuti, l'emanazione dei provvedimenti di interdizione anticipata.

 

 

Sgravio premi 2010: l'INPS fornisce le prime indicazioni

Con la Circolare n. 51 del 30 marzo 2012, l'INPS fornisce le prime indicazioni in relazione allo sgravio contributivo dei premi di risultato previsti dalla contrattazione collettiva d i secondo livello che siano incerti nel loro ammontare o erogazione, così come previsto ai sensi dell'articolo 1 comma 67 della Legge n. 247/2007.

In particolare, nel precisare che con futuro messaggio l'Istituto provvederà a comunicare la data dalla quale si potrà fare richiesta dello sgravio, fornisce informazioni anche in relazione a:

soggetti beneficiari ed esclusi,

misura dello sgravio e base di calcolo dello stesso,

modalità di richiesta del beneficio.

 

 

Colf e badanti: versamento dei contributi relativi al I° trimestre 2012

Si ricorda che martedì 10 aprile 2012 è l'ultimo giorno utile per effettuare il versamento dei contributi previdenziali relativi al trimestre gennaio - marzo 2012 per il person ale domestico.

Il versamento può essere effettuato tramite:

MAV, pagamento mediante avviso inviato dall'Inps o generato attraverso il sito Internet www.inps.it;

rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito "Reti Amiche" (tabaccherie abilitate, sportelli bancari Unicredit Spa o sito internet del gruppo Unicredit Spa; sportelli di Poste Italiane);

tramite carta di credito online sul sito Internet www.inps.it o telefonando al Contact Center numero verde gratuito 803164.

 

 

Licenziamento disciplinare: decorrenza del termine per la sanzione dall'audizione del lavoratore

In tema di licenziamento disciplinare, la Corte di Cassazione ha chiarito che, in caso di richiesta del dipendente di essere ascoltato, il termine fissato dal contratto collett ivo per l'adozione del provvedimento decorre dall'audizione ovvero dal giorno fissato per la stessa; di conseguenza, non sempre il provvedimento è da considerarsi invalido nel caso del mancato rispetto del termine massimo per la sua irrogazione.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 5116 del 30 marzo 2012, ha precisato che, qualora il datore di lavoro intenda adottare una sanzione disciplinare nei confronti del lavoratore è obbligato all'ascolto del dipendente, in caso di su a richiesta contestualmente alla comunicazione di giustificazioni scritte. In tale evenienza, la valutazione della tempestività dell'irrogazione della sanzione disciplinare, quindi, non ha più come momento di riferimento iniziale il termine di cinque gior ni, ma l'audizione del lavoratore.