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18/02/2015 - Proroga per la Nota Integrativa in formato Xbrl

Proroga per la Nota Integrativa in formato Xbrl

Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Xbrl Italia, del 16 febbraio 2015, ha discusso in merito alla data di entrata in vigore dell'obbligo di deposito del bilancio d'esercizio in base alla nuova tassonomia Xbrl pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2014.

In particolare, l'Associazione ha accolto la richiesta di proroga presentata da più parti, ponendo il 3 marzo 2015 come termine ultimo per l'approvazione del bilancio, anziché per il deposito dello stesso; tale soluzione comporta quindi che l'obbligo di deposito con la nuova tassonomia, con particolare riferimento alla Nota Integrativa, decorrerà dal prossimo 3 marzo, ma con riferimento ai bilanci d'esercizio approvati a partire da tale data e relativi a periodi amministrativi chiusi il 31 dicembre 2014 o successivamente.

Riassumendo:

  • per i bilanci approvati entro il 2 marzo, la Nota Integrativa potrà essere depositata nei 30 giorni successivi in formato Pdf/A-1;
  • per i bilanci approvati dal prossimo 3 marzo, la Nota Integrativa dovrà essere depositata nel nuovo formato Xbrl.

 

Le modifiche al ravvedimento operoso non si applicano al diritto annuale CCIAA: Nota MISE

Con Nota 6 febbraio 2015, n. 16919, il MISE ha chiarito che le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2015 alla disciplina del ravvedimento operoso di cui all'art. 13, D.Lgs. n. 472/1997:

  • riguardano i soli tributi amministrati dell'Agenzia delle Entrate e
  • non trovano applicazione per il diritto annuale CCIAA, regolamentato dall'articolo 6, Decreto n. 54/2005 che non deve ritenersi, quindi, automaticamente modificato dalle novità intervenute.

 

Licenziamento per abbandono del posto di lavoro ed invio di certificati medici falsi

In tema di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente, che abbandona il posto di lavoro senza giustificazione e che invia successivamente falsi certificati medici.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 3129 del 17 febbraio 2015, ha precisato che il recesso del datore è giustificato, in quanto il comportamento del lavoratore si configura come un grave inadempimento, in violazione dei doveri di correttezza e di tempestiva informazione delle circostanze impeditive della prestazione.

Licenziamento: anche quello nei confronti del dirigente richiede una giustificazione

In materia di licenziamento del dirigente, la Corte di Cassazione ha chiarito che, ferma restando la particolarità della qualifica del dirigente, anche per tale profilo ai fini del licenziamento sarà necessario poter proporre una giustificazione idonea.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 3121 del 17 febbraio 2015, ha precisato che ai fini del licenziamento del dirigente, per quanto non sussistano gli stringenti vincoli volti a presidiare il rapporto di lavoro dei dipendenti "comuni", dovrà comunque essere presente una motivazione che giustifichi una lesione del vincolo fiduciario, posto che nel caso di specie il motivo economico non è stato addotto.