
L’assemblea chiamata a votare i bilanci consuntivo e preventivo dell’Ascom e svoltasi questa mattina nella sede di piazza Bardella, ha certificato la buona salute dell’Associazione Commercianti, Turismo e Servizi della provincia di Padova.
In tempi di crisi (e di crisi pesante) il risultato conseguito dall’Ascom-Confcommercio di Padova ha infatti dello straordinario: associati che aumentano (la somma algebrica tra aziende in uscita, soprattutto perché definitivamente chiuse ed aziende in entrata, soprattutto perché convinte dall’azione dell’associazione, segna un valore positivo per il 2010 e, addirittura, registra ben 124 nuovi soci nel primo trimestre 2011) e bilancio che si chiude con un avanzo altrettanto positivo (poco più di 90 mila euro per ciò che riguarda l’associazione in senso stretto, ma bilanci positivi registrano anche tutte le controllate che, complessivamente, vedono sviluppato un movimento nell’ordine di 8 milioni di euro) a dimostrazione che la gestione oltre che oculata risponde alle necessità di un terziario moderno.
Sono questi i due principali dati di sintesi usciti dall’assemblea che ha riunito i rappresentanti di categorie e territorio dell’Ascom per il consueto e statutario obbligo di approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo.
Un’approvazione salutata in primo luogo da una sala riunioni gremita ben oltre i posti a sedere e, a conclusione della relazione del presidente Fernando Zilio, di quella del direttore generale, Federico Barbierato e del segretario generale, Otello Vendramin, da un’unanimità che nasce, come ha sottolineato lo stesso presidente “dalla condivisione delle scelte e delle battaglie”.
E di scelte e di battaglie in favore del commercio, del turismo e dei servizi è stato pieno l’intervento del presidente Zilio, anticipato da un filmato che ripercorreva le tappe significative dei 365 giorni “targati Ascom” e che ha spaziato dal contrasto alle grandi strutture di vendita e all’abusivismo, per poi focalizzare l’attenzione sul grande risultato raggiunto, in termini di “peso politico”, con la creazione di Rete Imprese Italia, “soggetto unico – ha detto il presidente – in grado di limitare i danni di quel “divide et impera” che spesso aveva rappresentato la scusa per emarginare dalle scelte importanti quello che invece è un tessuto economico largamente maggioritario”.
Non poteva mancare un passaggio sulla “Padova città turistica” che oggi, finalmente, oltre che contare sulla cabina di regia del turismo cittadino e provinciale rappresentato dalla DMO, può registrare il successo di un “Grande Natale a Padova” finalmente “unitario” e, proprio per questo, massimamente produttivo.
Un argomento, quest’ultimo, che ha fatto il paio con la sperimentazione delle aperture domenicali, “un capitolo – ha detto ancora Zilio – che trova giusto in queste settimane un suggello positivo dopo una stagione di polemiche non prive di opportunismi che, per fortuna e grazie ad un grosso lavoro di mediazione, registra finalmente un apprezzamento che totale non potrà mai essere ma che riscontra, comunque, la soddisfazione dei consumatori”.
E mentre il presidente dell’Ascom affrontava i temi caldi sul tappeto, alle sue spalle scorrevano i “titoli” e le immagini di un 2010 affrontato senza risparmio di energie: dai piani di marketing alla collaborazione con le forze dell’ordine, dalle iniziative benefiche a quelle culturali, dalla presenza sui media a quella nelle istituzioni fino alla celebrazione del 65° dalla fondazione.
Immagini e “titoli” che, assieme ai dati di bilancio, sono stati raccolti in un’elegante brochure che è stata consegnata ai rappresentanti di categorie e territorio intervenuti all’affollata assemblea “senza per questo – ha sottolineato Zilio – avere la pretesa di essere stati esaustivi”.
“Anche perché – ha concluso – è difficile se non impossibile, raccontare un anno di Ascom perché, spesso, non basterebbe un volumetto per raccontare anche una sola giornata”.