Home

A PADOVA LA SOSTA IN MANO A PARCHEGGIATORI ABUSIVI E ACCATTONI

parcheggio abusivo

IL PRESIDENTE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO, FERNANDO ZILIO: “UN DANNO ENORME AL TURSIMO E AL COMMERCIO. APS DEVE PRESIDIARE I PARCHEGGI CON PROPRI DIPENDENTI”
C’era una volta la penuria di parcheggi. Pochi, per nulla in grado di soddisfare le richieste, erano la croce che gravava sulle spalle dei commercianti di Padova.
“Adesso i parcheggi ci sono – denuncia il presidente dell’Ascom Confcommercio, Fernando Zilio – ma sono, di fatto, impraticabili”.
Lungo l’elenco degli impedimenti: posteggiatori abusivi “gentili”, posteggiatori abusivi “violenti”, accattoni “professionisti”, accattoni “dilettanti”.
“Il risultato – continua Zilio – è che il parcheggio è un’avventura ed un costo: si paga all’Aps, si paga al posteggiatore, si paga all’accattone. E se non si paga è anche peggio perché il danno alla vettura è garantito come garantita, purtroppo, è la figuraccia soprattutto nei confronti di quanti, italiani e stranieri, vorrebbero poter visitare Padova e, magari, anche fare qualche spesuccia”.
Insomma un problema sostanziale e d’immagine che prima che finisca sui siti di tutto il mondo sarebbe bene fosse risolto in loco.
“Lodevoli – continua il presidente dell’Ascom - ma inutili, i “blitz” della polizia municipale. Non solo non credo abbiano efficacia le multe, ma è documentato che finito il blitz tutto torna come prima ed, anzi, visto che al peggio non c’è mai limite, la situazione peggiora. Né più né meno, peraltro, di ciò che succede con i venditori abusivi che fuggono al passaggio dei vigili e rimettono le loro lenzuola sul Liston a passaggio avvenuto”.
Urgono dunque soluzioni.

“Nei parcheggi gestiti da Aps – conclude Zilio - serve la presenza fisica di un loro dipendente. A costo di sembrare retrogradi e di non apprezzare ciò che la tecnologia ci offre (pagamento con lo smartphone), è urgente tornare al posteggiatore che, in cambio del dovuto, ti rilascia lo scontrino e ti controlla la vettura. Magari, in questo modo, si potrebbe recuperare al lavoro qualche esodato. Comunque chiedo: è chiedere troppo pretendere una città a misura di turista oltre che di cittadino?”

PADOVA 29 OTTOBRE 2012