
ai dell’Ascom Confcommercio di Padova – ma nell’arco di pochi mesi, per ciò che riguarda il nostro lavoro, l’erogato è sceso, in termini quantitativi , del 15-20 per cento e l’aumento dei prezzi (+ 75% in dieci anni per la benzina e + 104% per il gasolio) non ha minimamente aumentato le entrate dei gestori per il semplice motivo che la nostra remunerazione resta ancorata a quei risibili 3,5 centesimi per litro che ormai non permettono più di coprire i costi”.
Il brutto della vicenda è che, nell’immaginario degli automobilisti, a fare la figura degli esosi non sono né lo Stato né le compagnie petrolifere, ma i bistrattati gestori (a proposito: le stesse compagnie non sembrano intenzionate a recepire l’appello del ministro Passera per accollarsi i 2 centesimi di accisa supplementare come, del resto, non sembrano disposte a rinunciare alle commissioni sui versamenti per i terremotati le banche di cui Passera è stato a lungo esponente di primo piano).
“Siamo – continua Padoan – tra due fuochi: da un lato dobbi amo scansare il “fuoco amico” dei nostri clienti giustamente esasperati di questo continuo stillicidio di aumenti che ormai non hanno più nulla a che vedere col prezzo del barile di petrolio e dall’altro dobbiamo evitare di essere impallinati dal continuo raffronto che ormai avviene con le cosiddette “pompe bianche”, ovvero quelle a marchio privato che, proprio perché possono approvvigionarsi sul mercato libero, riescono a praticare prezzi più convenienti anche se, a forza di accise, anche loro rischiano di aver fatto grossi investimenti a fronte di scarsi ritorni”.
Insomma, a forza di tasse, c’è il rischio concreto che più di qualche impianto finisca per chiudere oltre a quelli che, dall’inizio dell’anno, hanno già chiuso i battenti.
“Vorrà dire – conclude amaramente Padoan – che andremo tutti a piedi. Gli oppositori dell’automobile per principio e noi perché sul lastrico. La politica, invece, continuerà a viaggiare in auto blu. Ai politici, infatti, la benzina non costa nulla visto che gliela paghiamo noi!”
Padova 1 giugno 2012