FERNANDO ZILIO, PRESIDENTE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA (E COORDINATORE DI RETE IMPRESE ITALIA PADOVA), “BISOGNA ESSERE CONCRETI COME STANNO FACENDO LE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI IN CAMERA DI COMMERCIO”
“Una buona notizia. C’è solo da sperare che adesso il nostro governo non frapponga ostacoli a qualcosa che è sacrosanto e di cui da tempo andiamo sostenendo la necessità”.
Fernando Zilio, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova ma, in questo semestre, anche coordinatore di Rete Imprese Italia Padova (il raggruppamento fra Ascom Confcommercio, Confesercenti, Upa Confartigianato e Cna) saluta con soddisfazione la comunicazione dei commissari europei Tajani e Rehn relativa alla possibilità si sbloccare i fondi della pubblica amministrazione “congelati” dal patto di stabilità e che sarebbero ossigeno puro per le aziende che, dallo Stato e dalle sue articolazioni, lamentano crediti valutabili tra i 70 ed i 100 miliardi di euro.
“In un sol colpo – continua Zilio – si metterebbero in sicurezza i bilanci e le casse anemiche delle imprese manifatturiere e, a cascata, si darebbe un impulso non banale ai consumi ridotti, negli ultimi mesi, a segnare punti negativi anche sull’alimentare”.
Ma si deve far presto. Pur non forzando la mano sugli aspetti polemici, Zilio non manca di richiamare il Presidente Monti ad un’azione “attiva e tempestiva”.
“Per il Presidente del Consiglio uscente – spiega il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – sarebbe il modo migliore per congedarsi con un successo e con un intervento palesemente “pro imprese” dopo un anno e mezzo di tasse e strette creditizie”.
In buona sostanza, un’unità di intenti tra governo e mondo produttivo che Zilio, nella sua veste di coordinatore di Rete Imprese Italia Padova, annovera tra i risultati conseguiti dal raggruppamento tra le organizzazioni imprenditoriali, raggruppamento al quale si sono aggiunte, nell’ultimo periodo, anche quasi tutte le altre sigle del mondo dell’impresa e delle professioni.
“In Camera di Commercio – aggiunge Zilio – abbiamo dato risposte concrete a bisogni reali: 5 milioni di euro, tra le altre cose, sono stati stanziati per il credito viste le grandi difficoltà delle imprese e siamo intervenuti in favore delle aziende alluvionate. In altre parole: ci siamo mossi per cercare di risolvere i problemi reali delle imprese unendoci tra associazioni nell’interesse esclusivo dell’economia provinciale. Dobbiamo pertanto proseguire su questa strada nella convinzione che il piccolo cabotaggio e i giochi di potere, di questi tempi, non possono interessare a nessuno dei quasi 100 mila piccoli imprenditori padovani che alle loro associazioni e alla Camera di Commercio chiedono, per tentare di uscire da una crisi epocale, soluzioni ai problemi e non alchimie spartitorie”.
Ma Zilio ha anche un messaggio per il prossimo (sperabile) futuro governo.
“Come per Monti l’occasione offerta dall’Ue rappresenta un’uscita tutto sommato onorevole per il governo da lui presieduto, così per il nuovo Presidente del Consiglio decidere di inaugurare il proprio cammino introducendo la compensazione diretta tra crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche e tasse da pagare, sarebbe il miglior modo per far capire che il cambiamento non è solo uno slogan ma è anche oggettiva sostanza”.
“Senza peraltro voler mischiare sacro e profano – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e coordinatore di Rete Imprese Italia Padova – va comunque sottolineata la ventata di aria nuova che si respira in Vaticano a dimostrazione che cambiare si può, anche all’interno di un’istituzione che vanta due millenni”.
Un po’ come dire: politica ed economia, a tutti i livelli, non perdano l’occasione per riformarsi profondamente.
Padova, 20 marzo 2013