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TARES SCONTATA A NEGOZI, STRUTTURE RICETTIVE E IMPRESE DI SERVIZI

TARES SCONTATA A NEGOZI, STRUTTURE RICETTIVE E IMPRESE DI SERVIZI.
LA CHIEDE L’ASCOM A TUTTI I 104 COMUNI DELLA PROVINCIA. IL DIRETTORE BARBIERATO: “PERFINO MILANO HA “MODULATO” LA TARIFFA. I NOSTRI SINDACI SEGUANO L’ESEMPIO”
Intanto chiedono ai comuni di valutare con calma.
“Hanno la facoltà di prorogare la chiusura del bilancio di previsione al 30 novembre – esorta Federico Barbierato, direttore generale dell’Ascom Confcommercio di Padova – lo facciano, così avranno modo di apportare i necessari correttivi ai regolamenti della Tares”.
Già, perché la Tares, la tassa sui rifiuti, rischia di diventare un’altra mannaia in grado di falcidiare le imprese.
“I comuni devono comprendere – continua Barbierato – che le imprese non possono sopportare ulteriori aggravi fiscali e, soprattutto, che non è né giusto né logico che ci siano attività che pagano molto senza, in verità, produrre grandi quantità di rifiuti”. Secondo l’Ascom Confcommercio di Padova, che sta recapitando una missiva al riguardo a tutti i 104 sindaci della provincia, è necessario “modulare” l’intervento. Fattibile? “Fattibilissimo – continua Barbierato – visto che una modulazione come da noi auspicato l’ha fatta il comune di Milano”.
Nel capoluogo meneghino infatti, retto dal sindaco Pisapia, in consiglio comunale è stata raggiunta un’intesa fra maggioranza e opposizione per scontare la Tares anche per le attività commerciali e turistiche. “A Milano – continua il direttore generale dell’Ascom Confcommercio di Padova - sono state nel complesso accolte le richieste formulate da Confcommercio: saranno infatti mitigati gli aumenti d’imposta per quelle categorie commerciali maggiormente penalizzate dagli incrementi previsti con la Tares: per la somministrazione e l’ortofrutta, per i fioristi, per gli alberghi senza ristorante”.
Dalla metropoli lombarda giungono poi altri particolari: vi sarà un meccanismo di premialità con uno sconto del 25% sulla quota variabile del tributo per i mercati ambulanti milanesi che stanno già attuando la sperimentazione della raccolta rifiuti con compattatori e cassoni e sono state inoltre introdotte significative percentuali di abbattimento (fino al 50%) di quelle superfici tassabili per le attività che producono promiscuamente rifiuti ordinari e speciali. Vi è infine uno sconto sino al 20% della parte variabile della tariffa Tares per il conferimento di rifiuti speciali.
“Ciò che dimostra il voto del consiglio comunale milanese – sottolinea Barbierato – è che i municipi hanno la possibilità di venire incontro alle attività produttive ed il fatto che il voto non abbia prodotto divisioni politiche sta ad indicare che le difficoltà delle imprese di fronte alle tasse è un dato oggettivo, conosciuto da tutti”. All’Ascom dunque si aspettano che i sindaci rispondano positivamente. E indicano, oltre a ciò che ha saputo “scontare” Milano, qualche altro percorso possibile: escludere dalla tassazione le aree scoperte pertinenziali e accessorie che hanno forte incidenza soprattutto per alberghi, concessionari d’auto e distributori di carburanti, ma non producono rifiuti.  “I comuni – sostiene Barbierato – potrebbero anche intervenire sul fronte sociale. Perché non prevedere una riduzione della tariffa per quelle imprese che assumono giovani o lavoratori over 50 o perché non concedere più tempo visto che è prevista la possibilità di rinviare al 2014 una o più rate della Tares 2013? Sarebbe una positiva presa di responsabilità che dimostrerebbe come all’uovo di oggi anche i comuni guardino alla gallina di domani”.
In attesa che i comuni rispondano, le imprese sperano.

 

PADOVA 26 SETTEMBRE 2013