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AD AGOSTO RALLENTA IL CALO DEI PRESTITI BANCARI

BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “ADESSO SPERIAMO CHE L’ANNUNCIO DI “BASILEA 4” NON FRENI L’AUSPICATA NUOVA DISPONIBILITA’ DEL MONDO BANCARIO”
Due notizie buone vanificate da una cattiva?
“Voglio sperare di no – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – anche se quando parliamo di credito le sorprese sono sempre all’ordine del giorno”. Allora: le due notizie buone. La prima è dei giorni scorsi: la BCE ha deciso di abbattere il costo del denaro a livelli che più bassi di così è praticamente impossibile. La seconda è invece di queste ore: Rallenta il calo dei prestiti bancari ad agosto. Su base annua, segnala l'Abi, gli impieghi sono diminuiti del 2,3%: il dato, seppur ancora negativo, rappresenta il miglior risultato da luglio 2012 e segna un miglioramento dell'andamento dei finanziamenti all'economia. A luglio il dato era in calo del 2,5%, mentre il picco negativo, con una contrazione del 4,5% era stato toccato a novembre 2013. 

“Chiaro – continua Bertin – che si tratta di una notizia “positiva” rispetto al “massimamente negativo” che sta caratterizzando il mondo del credito in questi sei anni di crisi durante i quali, pur con mille difficoltà, a Padova abbiamo cercato, tramite il nostro Terfidi Veneto, di limitare i danni affiancando le nostre imprese nel difficile e mai scontato rapporto con gli istituti di credito”.
Resta comunque l’aspetto oggettivamente positivo che, complessivamente, il mese scorso le banche hanno prestato più di quanto hanno raccolto (1.818 miliardi contro i 1.708 miliardi di raccolta).
Ce n’era dunque per essere minimamente soddisfatti?

“Ce n’era – aggiunge il presidente dell’Ascom – ma poi è arrivata la doccia fredda di un possibile “Basilea 4” che potrebbe portare, con i suoi parametri ulteriormente penalizzanti, ad una nuova stretta creditizia”.
Una preoccupazione sul medio periodo (se ne sta discutendo, per cui gli effetti non ci potranno essere prima di un paio d’anni) ma già il solo annuncio potrebbe essere foriero di “strette” non richieste ma magari utili, come pretesto, per non sostenere lo sforzo delle imprese in questa fase di difficoltà.
“Il problema è sempre lo stesso – conclude Bertin – ed è riconducibile alla questione: il credito a buon mercato, sempre promesso, arriverà davvero agli imprenditori o invece prenderà altre strade? Per parte nostra, come abbiamo già annunciato, siamo intenzionati a chiedere un confronto con gli istituti bancari che, tramite il nostro Terfidi Veneto, erogano il credito nei confronti delle imprese nostre associate. L’obiettivo è quello di “limare” i tassi anche solo di qualche decimo di punto in modo da sostenere lo sforzo di “tenuta” che stanno compiendo, con fatica, le imprese commerciali ma anche quelle che operano nei comparti del turismo e dei servizi”.

 

Padova, 17 settembre 2014