GHIRALDO (ALIMENTARISTI ASCOM): “NOI TANTISSIMI OBBLIGHI, LORO QUASI NESSUNO. BENE LA CANCELLAZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE DEL SENATO”
E’ stata cancellata la parte dell'emendamento, presentato al decreto legge sulla competitività, in discussione nelle Commissioni riunite Attività Produttive e Ambiente del Senato, e relativa all'estensione agli agricoltori della vendita diretta al di fuori della propria azienda.
Si tratta del raggiungimento di un importante risultato che va nel segno della salvaguardia per la filiera del commercio e del rispetto delle attuali norme di controllo, che garantiscono la sicurezza al consumatore finale e la correttezza nella pianificazione delle dinamiche di vendita.
Infatti, gli agricoltori che vendono sotto forma di farmer market i loro prodotti non subiscono tutta una serie di obblighi relativi alle regole stabilite per le normali attività commerciali, che vanno dal rispetto per la normativa igienico – sanitaria alla formazione professionale per la vendita di alimentari, che sono invece requisiti imprescindibili per coloro che gestiscono un’attività di vendita in luogo fisso, oltre al fatto che non sono obbligati a evidenziare le caratteristiche merceologiche del prodotto, calibro, prezzo per unità di misura, varietà, origine etc., oltre a non essere soggetti, a differenza ad esempio degli operatori ambulanti, al pagamento di oneri e contributi quali, tanto per capire raccolta rifiuti, allacciamento elettrico e via elencando.
“E già così ce ne sarebbe da dire e da commentare – osserva Michele Ghiraldo, presidente degli alimentaristi Ascom – con la mole di norme che dobbiamo rispettare e le sanzioni che ci arrivano se sgarriamo di una virgola, mentre questi operatori lavorano nella più totale mancanza di rispetto di ogni regola”.
“Almeno si è posto un limite all’allargamento indiscriminato di questa pratica di vendita – conclude Ghiraldo – che avrebbe sicuramente delle ricadute pesantissime su un comparto che deve già scontare la concorrenza della grande distribuzione e della contrazione dei consumi”.
Padova, 27 luglio 2014