GAS MENO CARO PER LE GRANDI IMPRESE E COSTI SCARICATI SU PICCOLE IMPRESE E FAMIGLIE.
L’ASCOM SI CANDIDA ALLA GUIDA DELLA PROTESTA
Lo scontro non è solo tra il “nano” Della Valle ed il “fuggiasco” Elkan. Lo scontro vero, se il Senato non ci metterà una pezza, sarà soprattutto fra grandi imprese “energivore”, da una parte, e piccole imprese e cittadini dall’altra.
“E noi – annuncia battagliero Federico Barbierato, direttore generale dell’Ascom Confcommercio di Padova – ci metteremo alla testa della protesta. Perché non è pensabile che un provvedimento in teoria giusto (ovvero diminuire il costo dell’energia) diventi assolutamente sbagliato perché in questo Paese si devono sempre privilegiare i “grandi” e bastonare i “piccoli” e, con loro, i cittadini”.
Dunque l’Ascom si candida a rappresentare la protesta non solo delle imprese ma anche delle famiglie se dovesse passare, in sede di conversione del decreto “Destinazione Italia”, l’emendamento presentato dal Nuovo Centrodestra che prevede un “aiutino” alle aziende grandi consumatrici di gas il cui costo andrebbe a gravare sulle bollette di piccole imprese e sulla maggior parte delle famiglie.
“Un emendamento che la dice lunga – continua Barbierato – sulle reali capacità del nostro governo di favorire la ripresa. Ciò che la gente normale chiede è che, prima di tutto, non aumentino le tasse, non aumentino i costi dell’energia, non aumentino le tariffe. Ma in secondo luogo chiede anche di non essere presa in giro e la bolletta che scende per i “grandi” e lievita per i ”piccoli” e le famiglie è una presa in giro bella e buona che deve essere combattuta ad ogni costo. Se vogliono che il Paese riparta, il Parlamento deve rendersi conto che non è favorendo le lobby delle grandi imprese che si crea il volano dello sviluppo visto che il 98% delle imprese è piccolo”.
Un argomento in più, che l’Ascom non mancherà di sottolineare, nel corso della manifestazione di Rete Imprese Italia in programma martedì prossimo 18 febbraio a Roma.
“Non è né logico né serio – conclude il vicepresidente vicario dell’Ascom, Patrizio Bertin – che il governo decida di ridurre piccole imprese e famiglie “alla canna del gas”. Anzi: direi che è semplicemente immorale!”
PADOVA 12 febbraio 2014