MONICA SORANZO (ALBERGATORI ASCOM PADOVA): “BENE, MA CHI FARA’ I CONTROLLI?”
IL DUBBIO POI CHE SERVA SOLO PER RACCOGLIERE PIU’ TASSA DI SOGGIORNO
“L’idea va certamente sottoscritta perché tende a normare un settore, quello dell’affitto di camere private ad uso turistico, che si sta rivelando come un fattore pesante di concorrenza abusiva nei confronti della ricettività strutturata. Certamente non depone a favore della nuova legge regionale il fatto che sia stata subito collegata con la tassa di soggiorno che, lo ribadisco a chiare lettere, ci vede contrari soprattutto alla luce delle destinazioni che di quei fondi stanno facendo diverse amministrazioni comunali: tutto fuorchè un aiuto al turismo!”
E’ sostanzialmente positivo il giudizio di Monica Soranzo, presidente degli albergatori dell’Ascom di Padova, sulla legge licenziata lunedì dal Consiglio Regionale e che prevede l’obbligo di comunicazione ai comuni e alle questure degli eventuali ospiti in case ed appartamenti privati, anche se la questione della tassa sembra non convincerla molto.
“Sarà – continua Soranzo – che ogni volta che leggo “tassa di soggiorno” scatta una forma di “contrasto preventivo” (ricordo che contro la tassa abbiamo persino presentato ricorso al Tar), ma non vi è dubbio che l’intenzione sia lodevole se non altro perché interviene in un ambito che tende a sfuggire a qualsiasi controllo”.
Il problema, semmai, come è già stato rilevato, sarà proprio quello dei controlli.
“Io non so chi potrà farli – conclude la presidente di Padova Hotels Ascom – ma sono anche curiosa di sapere chi potrà interrompere l’attività di chi, come i cittadini cinesi del grattacielo fronte stazione, sembrano refrattari anche ai controlli della polizia. In altre parole: non vorrei che al nuovo obbligo si sottoponessero solo le persone perbene lasciando inalterato il sottobosco di chi, e credo siano tanti, affitta anche a persone poco raccomandabili”.
Padova 30 dicembre 2014