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ASCOM: NO ALLO "SBALLO GHETTIZZATO"

IL PRESIDENTE DELL’ASCOM, PATRIZIO BERTIN: “CONTIN NON PUO’ ESSERE L’ESCLUSIVISTA DELLO SPRITZ”
Puntuale come e più della primavera, al primo aumento delle temperatura ricompare sulla scena padovana Federico Contin, l’uomo dello spritz ai Bastioni e ai Navigli.
“E ricompare – commenta il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – con il suo bagaglio di strali lanciati contro tutto e tutti all’insegna dell’assoluta mancanza di rispetto per chi, a differenza di lui, lavora tutto l’anno e tutti i giorni per il commercio e per il turismo”.
A Bertin non sono piaciute per niente le affermazioni del cosiddetto “re dello spritz” che, nell’evidente intenzione di riproporre il suo format fatto di aperture solo serali, non ha avuto remore nel dire che le associazioni di categoria “non hanno mai organizzato nulla per aiutare i baristi e per rivitalizzare il centro storico”.
“A parte il fatto– continua il presidente dell’Ascom – che con la precedente amministrazione Contin poteva contare su un vantaggio competitivo che lo poneva al centro della “movida” padovana escludendo, di fatto, tutti gli altri, non mi pare che portare lo spritz ai Navigli e sui Bastioni corrispondesse a dare una mano ai bar del centro. Per cui, se vogliamo veramente ripensare all’offerta estiva, dobbiamo abbandonare quanto fatto finora e rimettere tutti attorno ad un tavolo. Quella sarà la sede per formulare proposte, coordinarle con le intenzioni dell’amministrazione e, soprattutto, far diventare dignitoso ciò che, nelle scorse estati, è stato invece quasi esclusivamente sballo, anche minorile, come ebbe a dire lo stesso Contin timoroso, forse, di cadere nelle maglie dei controlli”.

Dunque: stop alle esclusive, da qualsiasi parte possano essere accampate, e se Navigli e Bastioni, nonostante i nostri dubbi, devono essere, che siano aperture distribuite nell’arco della giornata.
“Per fare di Padova una città turistica degna di questo nome – conclude Bertin – e non un luogo dove lo sballo viene ghettizzato per non “disturbare” i benpensanti e con i nostri ragazzi immolati sull’altare del profitto senza regole”.

 

Padova, 3 marzo 2015