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I GIOVANI IMPRENDITORI PADOVANI AL FORUM DI CONFCOMMERCIO

DAL FORUM DEI GIOVANI DI CONFCOMMERCIO UN CAMPANELLO D’ALLARME E UNA SPERANZA.
CAPITANIO (ASCOM PADOVA): “LE IMPRESE DEVONO INNOVARE PER RESISTERE MA DI BUONO C’E’ CHE I GIOVANI HANNO VOGLIA DI IMPRESA”
“O ci decidiamo a reimpostare le nostre imprese o saremo costretti a chiuderle”.
Riccardo Capitanio, leader dei Giovani imprenditori veneti e padovani di Ascom Confcommercio, ne è convinto. Da Roma, dove ha partecipato assieme ai consiglieri Massimiliano Losego e Valentina Bertin all’VIII Forum dei Giovani Imprenditori di ConfcommercioEvoluzioni – il futuro è già presente”, torna con convinzioni ancora più rafforzate:
“Abbiamo assistito ad una crisi – sintetizza Capitanio – che ha rappresentato una modifica epocale del nostro vivere. Ovviamente le imprese sono state le più esposte e purtroppo chi non ha capito che l’innovazione è l’unica strada farà fatica a restare sul mercato”.
Naturalmente non tutto il male vien per nuocere. Ad esempio dal forum di Confcommercio un’indagine realizzata in collaborazione con Format Research è emerso che più che per le possibilità di successo o per trovare lavoro, oggi quello che spinge ad avviare un'impresa è avere un'idea trasformabile in business.
Due imprenditori su tre, infatti, hanno costruito l'attività dopo aver avuto un'intuizione e oltre il 60% lo ha fatto per valorizzare le proprie conoscenze e competenze.

E oggi in Italia sembrerebbero esserci molte idee di business visto che la voglia di fare impresa riguarda quasi il 60% dei cittadini sopra i 24 anni; in ogni caso, per chi è riuscito ad avviare un'impresa le principali difficoltà da superare sono state l'eccessivo livello delle tasse (nel 35% dei casi) e il peso degli adempimenti amministrativi (27%); di contro, chi non c'è riuscito o è uscito dal mercato vede le principali ragioni del proprio insuccesso nella difficoltà di trovare le risorse finanziarie necessarie, di fare fronte agli adempimenti burocratici, di comprendere il mercato nel quale collocarsi; e se provenire da una famiglia di imprenditori, cosa che riguarda quasi 1 imprenditore su 3, può aiutare nella fase di avvio di un'impresa, le capacità relazionali, la conoscenza del proprio mestiere e il talento sono i principali driver affinchè l'attività abbia poi successo.
“Insomma – conclude Capitanio - imprenditori si nasce e si diventa ma per avere migliori chance di sopravvivenza sul mercato contano molto anche la preparazione scolastica ed i tirocini”.

 

Padova 4 dicembre 2015