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IL NO DELL'ASCOM A NUOVE STRUTTURE DI VENDITA A MONSELICE

IL COMUNE DI MONSELICE AUTORIZZA UN NUOVA STRUTTURA DI VENDITA DI MEDIE DIMENSIONI IN VIA COLOMBO E L’ASCOM SALE SULLE BARRICATE.
IL VICEPRESIDENTE PASQUALETTI: “NON CI INTERESSA IL COLORE DELL’AMMINISTRAZIONE NE’ LE DEMAGOGICHE GIUSTIFICAZIONI: SARA’ BATTAGLIA”
“E adesso tocca a Monselice”.
Appena ricevuta l’informativa sulla preventivata apertura di una nuova struttura di vendita di medie dimensioni (esattamente 2.499 metri quadrati) in via Cristoforo Colombo a Monselice destinata ad ospitare un supermercato Famila, il vicepresidente dell’Ascom, Franco Pasqualetti, di concerto con la presidente mandamentale dell’Associazione, Mirta Fiocco, si è attivato per avviare l’operazione di contrasto.
“Ancora una volta – dichiara il vicepresidente dell’Ascom - con le solite motivazioni demagogiche (realizzazione di impianti sportivi, assunzione di personale per decine di unità) si cercano di by-passare le norme regionali che invece sono piuttosto chiare: gli insediamenti di strutture sopra i 1500 mq. vanno individuati con specifica variante, seguendo una scala di priorità che individua prima i centri storici, poi le aree dismesse e degradate e, solo in mancanza di queste, altre aree”.
Nel caso del nuovo supermercato monselicense verrebbe individuato un perimetro in cui alle destinazioni già previste si aggiungerebbe quella per una media struttura.
Una scelta, quella dell’amministrazione della città della Rocca, che ha già incontrato l’opposizione di consiglieri di minoranza che in sede di delibera hanno rilevato come ci siano stati pareri contrari in Regione sul fatto che si sia voluto anticipare il PAT con un provvedimento di adozione di un PUA entro un anno dalla delibera stessa.
“Come al solito – continua Pasqualetti – noi non ne facciamo una questione politica. Non ci interessa quale sia il colore delle amministrazioni né quali siano le contropartite che le stesse ottengono a fronte di un consumo nefasto del territorio e ad introiti che, se fanno bene alle casse del comune, sono la contropartita della disintegrazione di un tessuto commerciale fatto di piccoli negozi di vicinato che, è bene ricordarlo, rappresentano l’unico valido baluardo al degrado che, in assenza di essi, finisce per impadronirsi dei nostri centri storici”.
Per cui sarà battaglia. Una battaglia che – e questa è una novità - vedrà sulle posizioni dell’Ascom anche le grandi strutture già presenti sul territorio.
“Nei giorni scorsi – conferma la presidente mandamentale dell’Ascom, Mirta Fiocco – se da un lato ho provveduto a ribadire al Comune la nostra ferma opposizione al progetto, dall’altro ho avuto un incontro con i rappresentanti delle grandi strutture con i quali abbiamo convenuto sul fatto che molti sono i dubbi sulla possibilità che l'amministrazione comunale possa rilasciare autorizzazioni dopo i 1500 mq e fino a 2500 mq in aree che non siano dismesse o degradate”.
Ed in via Colombo, dove il Comune di Monselice vorrebbe consentire la nuova apertura, non ci sono né le une né le altre. Ci sono solo campi.

 

Padova 20 gennaio 2015