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LA GUERRA ALL’IPERMERCATO MONSELICENSE

IL PRESIDENTE DELL’ASCOM, PATRIZIO BERTIN: “IL SINDACO LUNGHI SI DICE IRRITATO? FIGURIAMOCI NOI!”

“Lui dice di essere molto irritato? Figuriamoci noi!”
Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, non ha nessuna intenzione di lasciar correre le dichiarazioni del sindaco di Monselice, Francesco Lunghi che, sull’ipotizzato nuovo ipermercato in circonvallazione Colombo sembra giocare la partita della vita.
“Quando leggo – continua Bertin – che il sindaco Lunghi ci ammonisce di “non andare a chiedergli manifestazioni” mi sembra di risentire la celebre storia del marito che per far dispetto alla moglie …”
In effetti se dalle manifestazioni traggono indubbio vantaggio i commercianti è altrettanto vero che dall’attivismo dei commercianti, in quelle occasioni, trae vantaggio anche l’intera comunità di cui Lunghi è (o dovrebbe) essere il rappresentante.
“Quello che mi risulta difficile comprendere – continua il presidente dell’Ascom – è il repentino appoggio del sindaco all’idea di cementificare altre decine di migliaia di metri quadrati di territorio e, soprattutto, la veemenza con coi attacca l’Ascom dimentico, forse, che l’Ascom, a beneficio del Comune di Monselice e del suo commercio di vicinato, ha realizzato un piano di marketing volto a valorizzare il centro storico ed ha inoltre contribuito a far ottenere fondi regionali per quelli che vengono definiti i distretti commerciali”.

Ma se c’è una cosa che Bertin (che chiede un tavolo immediato per programmare lo sviluppo del territorio) non riesce proprio a mandar giù è la leggerezza con cui il sindaco affronta la questione della concorrenza e dei centri commerciali.
“Non deve certo venircelo a dire Lunghi – sostiene Bertin – che la concorrenza fa parte del rischio d’impresa nel commercio, ma è inaccettabile che un sindaco bolli come “incapace e dunque meritevole di chiudere il negozio” chi, di fronte allo strapotere della grande distribuzione, deve cessare l’attività, privare il centro storico di un servizio indispensabile soprattutto per gli anziani, aprire le porte al degrado e licenziare i collaboratori che saranno ben di più di quei 30/40 che troveranno posto (per quanto tempo?) nel nuovo ipermercato che, sia chiaro e lo ribadisco con forza, contrasteremo con ogni mezzo”.
La stoccata finale il presidente dell’Ascom la riserva a Lunghi l’”americano”.

“Quando dice che negli Usa ci sono chilometri di strade con un centro commerciale dopo l’altro – conclude Bertin – Lunghi fa finta di non sapere che in America i centri commerciali stanno chiudendo a ritmo serrato. Per cui, di fronte a tanta protervia nel volere a tutti i costi costruire l’ipermercato noi, prima della mobilitazione che stiamo già organizzando, per restare in tema di “americanate”, ci sentiamo autorizzati (simpaticamente) a parafrasare la celebre frase di Alberto Sordi in “Un americano a Roma”: “Lunghi, tu m’hai provocato, e io …”


Padova, 20 aprile 2015