ALL’ASCOM SERVIZIO GIA’ ATTIVO CON NUMEROSE IMPRESE CHE HANNO GIA’ CHIESTO L’ATTIVAZIONE DELL’ASSISTENZA
E venne l'ora della fattura elettronica.
31 marzo: scatta infatti l’obbligo del documento in formato digitale per chi effettua cessioni di beni e prestazioni di servizi nei confronti degli enti pubblici.
“Dal 31 marzo – spiega Alessandro Moretto, del servizio contabilità dell’Ascom Confcommercio di Padova – la fatturazione elettronica non sarà più un’esclusiva delle amministrazioni centrali dello stato (ministeri, agenzie fiscali, enti previdenziali), per i quali le procedure digitali sono già in essere dal 6 giugno 2014, ma anche enti locali, scuole, università, camere di commercio, aziende del servizio sanitario nazionale e comunque tutto ciò che ha attinenza con il pubblico. Nessuna pubblica amministrazione è esclusa, come chiarito da una circolare dello scorso 9 marzo”, e per il Veneto parliamo di circa 1600 soggetti.
Una piccola-grande rivoluzione per un Paese che fatica ad accettare la modernità, ma che invece, dalla stessa, potrebbe trarre grandi vantaggi in termini di risparmi.
“Da quanto abbiamo potuto apprendere – continua Moretto – saranno circa 2 milioni le imprese che dovranno adottare la fatturazione elettronica con l’”abolizione” di qualcosa come 2,2 milioni di fatture cartacee all’anno, per un importo totale di 135 miliardi di euro”.
Si dice (ma i dati sono incerti) che il risparmio immediato per lo Stato potrebbe essere di 1,5 miliardi di euro, ma i benefici effettivi, in caso di digitalizzazione completa dell’intero circolo degli ordini a livello nazionale, potrebbe valere fino a 60 miliardi di euro annui.
“Se così fosse – chiosa il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – vorrebbe dire che ci saremmo risparmiati più di una manovra di fine anno!”
Nel frattempo, all’Ascom, dove è stato predisposto un servizio apposito per le imprese associate (informazioni, avvio delle procedure e impostazione dell’esecuzione pratica telefonando al centralino al numero 049 8209711 chiedendo del servizio fatturazione elettronica), si è già a pieno regime, visto che numerose imprese hanno già chiesto l’attivazione dell’assistenza.
“Diciamo – conclude Moretto – che mentre per le grandi imprese il problema non si pone, per i piccoli, quelli che magari verso la pubblica amministrazione emettono pochissime fatture l’anno, il cambiamento non è proprio indolore. Per questo l’affiancamento di qualcuno, come l’Ascom, in grado di redigere la fattura, inviarla secondo i parametri di legge, monitorarne lo stato di fatto (da tenere presente che senza fattura elettronica andata a buon fine l’amministrazione non procederà al pagamento!), correggerne gli errori in caso di rifiuto da parte del sistema (non raro) e rispondere in tempo reale ai dubbi che, soprattutto nei primi tempi, non mancheranno, diventa indispensabile”.
Sia come sia, dal 31 marzo si comincia. Nell’attesa, parrebbe non proprio lunga, che anche nei rapporti tra privati la fatturazione elettronica diventi obbligatoria.
Padova, 31 marzo 2015