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MEGLIO IL MERCATO DELL'AUTO NEL PADOVANO

IN RIPRESA, SEPPUR DI POCO, IL MERCATO DELL’AUTO ANCHE NEL PADOVANO.
GHIRALDO (PRESIDENTE CONCESSIONARI ASCOM): “CRESCE LA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE, MA GLI ORDINI DI APRILE RACCOMANDANO CAUTELA”
“La soddisfazione va bene, ma la crisi del comparto e, più in generale, dell’economia, non è alle spalle”.
E’ una sorta di “giudizio sospeso” quello formulato da Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto/moto dell’Ascom Confcommercio di Padova, sulla base dei dati relativi alle immatricolazioni del primo trimestre 2015. Dati che evidenziano, per il Veneto, un progresso del 4,71% da gennaio a fine marzo, rispetto allo stesso periodo del 2014, ma che vedono la nostra provincia variare il proprio trend in maniera quasi impercettibile.
“L’aumento delle vendite dello 0,11% - commenta Ghiraldo – si presta a due osservazioni: la prima è che il mercato padovano è molto più ampio di quello di altre province (paragonabile al nostro solo quello di Verona) per cui aumenti sensibili su grandi numeri diventano oggettivamente difficili. Il secondo è che, comunque, anche se l’aumento è contenuto, scaturisce da una somma algebrica che vede scendere noleggi (-35,9% in percentuale e 161 veicoli in termini assoluti) e società (-20,1% in percentuale e 1227 veicoli immatricolati) e crescere, parimenti (+8,8% con 5021 veicoli) gli acquisti dei privati e questo è sicuramente un buon segno dopo sette anni di vacche decisamente magre”.
Insufficiente però per cantare vittoria.
“Aprile – continua Ghiraldo – non sta confermando, in quanto ad ordini, le buone performance di marzo, per cui calma e gesso: i dati di fine mese ci diranno sicuramente di più. In altri termini: vedremo se il trend che sta interessando un po’ tutta Europa significa che stiamo finalmente entrando in un periodo positivo o se invece si è trattato di un fuoco di paglia”.
Quel che è certo è che, in questi anni, diverse concessionarie hanno dovuto abbandonare il mercato con conseguenze molto pesanti sulle imprese e, dunque, anche sull’occupazione.
“Naturalmente – conclude il presidente dei concessionari dell’Ascom – pensare ad un ritorno agli anni pre-crisi in tempi contenuti è impensabile. Certo aiuterebbe molto se il governo, a livello generale e dunque delle famiglie, cominciasse a ridurre la tassazione che, invece, è in continuo aumento e, per quanto riguarda più in particolare il mercato dell’auto, le cose andrebbero sicuramente meglio se venissero superate le difficoltà di erogazione del credito, se venissero mitigati i costi assicurativi, tra i più alti d‘Europa e se, soprattutto, le imposte sui carburanti non rappresentassero i due terzi del costo alla pompa”

 

Padova, 20 aprile 2015