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NO ALL'AUMENTO DELLA TASSAZIONE AD ABANO

ABANO DEVE DIVENTARE LA CITTA’ DEI TURISTI, NON DELLE TASSE!
Periodo molto caldo ad Abano, nonostante i temporali abbiano rinfrescato l’aria, che però si mantiene calda … soprattutto per un rinnovato scontro tra amministrazione locale e albergatori che certo, in questo momento, non ci voleva.
“Non ci voleva - spiega Patrizio Bertin, numero uno dell’Ascom di Padova - perché una parte importante del territorio, che ha un ruolo economico fondamentale per lo sviluppo dello stesso, si trova, senza confronto alcuno, aumentare in corso d’opera l’odiosa IMU, accrescendo lo stato d’ansia di molti imprenditori che faticano a rimanere competitivi sul mercato e quindi vedono vanificate tutte quelle timide speranze di ripresa che alcuni dati macroeconomici sembrano confermare”.
L’aumento dell’1% delle presenze turistiche nel periodo 2011/2014 rischia purtroppo di diventare una vittoria di Pirro: miglioramento completamente svuotato di significato per i continui margini sempre più ridotti, che costringono le imprese in molti casi ad indebitarsi per pagare le tasse per non esser costrette a licenziare i propri collaboratori, per una tassazione globale che ormai ha superato il 60%.
“Non ci voleva - continua il presidente - anche perché elemento fondamentale per un corretto equilibrio del territorio è adottare strategie che lo valorizzino, consci del fatto che è necessario fare scelte importanti sulle modalità attraverso le quali questo si interpreta: vale ancora la pena di puntare al consumo di suolo (leggasi nuovo centro commerciale voluto a tutti i costi e sul quale pende come una spada di Damocle il ricorso al Tar) accontentandosi degli oneri di urbanizzazione utili solo a inaugurare un campo di calcetto, oppure è arrivato il momento di puntare a rilanciare l’economia del territorio termale, senza contrapposizioni frontali e magari con un metodo che possa coinvolgere tutti gli attori del territorio in un confronto dove poi, oltre alle scelte che devono esser comunque adottate, prevalga il senso del bene comune, dove ognuno è cosciente di aver fatto la propria parte e non debba commentare, a posteriori, quanto già deciso … “.

“Non si deve dimenticare poi che in periodi come questi – conclude Bertin - in cui i comuni devono fare scelte importanti di bilancio, non può prevalere esclusivamente il concetto di ribaltare il carico fiscale verso le imprese, in quanto è evidente che allorquando si spara alla locomotiva di un paese, se questa poi si arresta, rimangono tutti fermi, anche quegli imprenditori del settore non alberghiero che hanno scelto Abano come vetrina in cui proporre la loro professionalità, e che invece assistono, impotenti, alla ristrettezza del credito e ad una escalation della tassazione locale (a proposito, è previsto un aumento anche per la Tari) la quale non aiuta a affrontare, con un po’ di ottimismo, questo difficile momento economico e sociale e che purtroppo rischia di diventare il peggior nemico ... di tutti”.

 

Padova, 3 agosto 2015