SUPERMERCATI ANCHE IN MEZZO AI CAMPI.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM PADOVA): “BASTA COSTRUIRE, SI RECUPERI L’ESISTENTE”
Supermercati anche in mezzo ai campi.
“Non bastasse lo scempio del territorio compiuto a partire dagli anni ’70 – commenta un inviperito presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – quando il territorio è stato immolato sull’altare della crescita economica dando il via libera all’insediamento di migliaia di capannoni oggi puntualmente chiusi ed anzi scoperchiati per non pagare le tasse, adesso con una procedura d’urgenza che si capisce benissimo a cosa possa servire a due mesi dalle elezioni, la Regione modifica la legge che regolamenta paesaggio e governo del territorio consentendo l’edificazione di nuovi insediamenti urbanistici, anche commerciali fino a 1.500 metri quadrati”.
Per Bertin il provvedimento è doppiamente censurabile.
“Evidentemente – continua il presidente dell’Ascom – le alluvioni degli anni scorsi ed i pericoli paventati dai geologi, non sono ancora in grado di far vacillare le coscienze dei nostri politici regionali che, in fatto di incoerenza, non temono confronti. Come si può, infatti, emanare provvedimenti volti alla tutela del territorio e alla rivitalizzazione dei centri storici (recente legge sul commercio) e poi dare il via libera all’edificazione in aree agricole peraltro senza sentirsi in dovere di confrontarsi con le categorie del terziario?”
Ma il presidente dell’Ascom non intende lasciare nulla di intentato per impedire che la proliferazione di strutture fino a 1.500 metri quadrati, magari in abbinata con le grandi strutture di vendita in fase di progettazione, annienti con il commercio di vicinato anche i nostri centri urbani.
“Ciò che mi sento di rivolgere – aggiunge Bertin – è un accorato appello ai sindaci: non cadete nella trappola dei costruttori e non fatevi abbagliare dagli oneri di urbanizzazione, dall’Imu e dai falsi numeri sulle assunzioni che sono sempre di gran lunga inferiori ai posti di lavoro che si perdono nel commercio di vicinato”.
Infine un monito.
“Alle forze della natura che si scatenano come nel caso delle isole Vanuatu – conclude Bertin – possiamo opporre ben poco, ma alla stupidità del comportamento umano invece dobbiamo contrapporre il buon senso ed il buon senso dice che il nostro è un territorio già fin troppo edificato. Si recuperi, sia in termini abitativi che commerciali, ciò che già esiste e che degradando, porta con sé un degrado più generale”.
Padova, 17 marzo 2015