DALL'ENTE BILATERALE DEL COMMERCIO (ASCOM, APPE, CGIL, CISL E UIL) NASCE L'OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO.
DAI DATI PRIME CONFERME E PRIME SORPRESE: SEMPRE PIU' GIOVANI DISOCCUPATI MA SEMPRE PIU' DONNE AL LAVORO NEL TERZIARIO
Il tema del lavoro è al centro dell’attenzione per tanti motivi, dalla crisi occupazionale alle riforme alle speranze di una ripresa delle assunzioni. Anche l’Osservatorio del Mercato del Lavoro oggi al suo esordio dà il suo contributo con dati già interessantissimi sia per ciò che attiene al lavoro giovanile che per quanto riguarda quello femminile.
Espressione dell’Ente Bilaterale del commercio, l'Osservatorio elabora dati di Veneto Lavoro raccolti attraverso i Centri per l’Impiego e in questo suo primo report mette a confronto le assunzioni avvenute tra il 2008 e il 2013. Risultato: in parte conferma che i giovani sono penalizzati ma in parte rivela che le donne, nel terziario padovano, guadagnano posizioni.
E se per ciò che riguarda la debacle gli under 29 erano già venuti in soccorso i dati di "Garanzia Giovani", il piano nazionale per l’incremento dell’occupazione giovanile che testimoniava, per quanto riguarda Padova e la sua provincia, un’indubbia contrazione dell’occupazione tra i più giovani, per le donne non si può dire che il risultato fosse atteso.
L’Osservatorio, in questo senso, certifica nero su bianco come il trend del quinquennio abbia penalizzato fortemente i giovani a vantaggio di quelli over 30 (ma in un contesto che registra comunque un calo complessivo del 18%). In contemporanea però sottolinea come le assunzioni "in rosa" siano passate, per l’intera provincia, dal 47,19% del 2008 al 49,76% del 2013 con alcuni significativi "ribaltamenti" di genere: nel 2013 a Padova le donne assunte erano già il 52,22% del totale e sopra il 50% c’erano anche Piove di Sacco, Montagnana ed Abano Terme.
"La dinamica economica negativa – spiega Marco Italiano, presidente dell’Ente Bilaterale del commercio, organismo paritetico che vede nella compagine Ascom, Appe, Cgil, Cisl e Uil – ha penalizzato soprattutto i nuovi ingressi e, dunque, soprattutto i giovani. Non così le donne che, evidentemente, trovano nel terziario la loro vocazione naturale".
Significativi, in tal senso, i grafici proposti dall’Osservatorio.
"Quello che evidenzia le assunzioni per età e per valori percentuali – mette in luce il segretario della Fisascat–Cisl, Marco Bodon – mentre ha una linea di tendenza calante per le assunzioni degli under 29, presenta una linea crescente per gli over 30. Un segno evidente di quanto i giovani siano stati (e siano ancora) i più colpiti dalla crisi".
"Difficile – commenta Cecilia De Pantz, segretaria della Filcams-Cgil – leggere "in positivo" dati che si inseriscono in un contesto fatto di contrazione della domanda occupazionale. E anche per quanto riguarda il lavoro delle donne non è poi detto che sia tutto oro quel che luccica".
In effetti lo scatto all'insù delle presenze femminili sconta sempre una diminuzione del lavoro in termini assoluti per cui è comunque un dato che va preso con le pinze, anche se fa piacere constatare la valorizzazione del lavoro femminile.
"L'idea dell'Osservatorio - è il pensiero di Fernando Bernalda, segretario della Uiltucs-Uil - sarà particolarmente utile nel momento in cui sarà in grado non solo di documentare le assunzioni ma anche di interpretare i flussi e, grazie ad essi, valutare i trend comparto per comparto".
In attesa dunque che l'Osservatorio dell'Ente Bilaterale esprima in pieno il proprio potenziale, vale la pena rivolgere uno sguardo alle nuove norme in materia di mercato del lavoro.
"Per certi versi - conclude il presidente Italiano - siamo fortunati: il nostro lavoro arriva giusto nel momento in cui alla dialettica si devono sostituire i fatti ed i dati, meglio di qualsiasi altra cosa, possono dire se i provvedimenti governativi daranno o meno una mano all'occupazione".
PADOVA, 20 MARZO 2015