ANCORA CONTRIBUTI PER IL SISTRI, IL SISTEMA DI TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI, SOLO IN PARTE ANDATO A REGIME.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM): “PERVICACE INSISTENZA DI UNO STATO CHE PRETENDE SOLDI SENZA DARE NULLA”
"Il danno è innegabile, così come la beffa”.
Dopo sette anni di tira e molla (e di costi per le imprese) torna purtroppo ancora di attualità la questione del Sistri.
“Il Decreto Milleproroghe – attacca il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - contiene l'obbligo per le imprese con più di dieci dipendenti di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema vecchio nella concezione ma soprattutto inutile visto che non garantirà in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti”.
Il bello (si fa per dire) è che un’altra scadenza, quella per il pagamento del contributo 2015, è fissata al 30 aprile, e questo nonostante le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, avessero fatto intravvedere la volontà del Governo di eliminare il Sistri.
“Un’esperienza fallimentare – continua Bertin – per un sistema diventato operativo solo in parte e con notevoli problemi, tanto che sembra prossima la sua archiviazione definitiva. Resta però la pervicace insistenza di uno Stato che nonostante tutto continua a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio che non esiste ma soprattutto che non esisterà”.
Da qui la richiesta dell’Ascom: rinviare tutto (operatività e pagamenti) del Sistri fino a quando non sarà individuato un sistema di tracciabilità dei rifiuti meno cervellotico, meno drena-risorse , soprattutto, condiviso con le associazioni di categoria.
Padova, 15 gennaio 2015