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STAGNAZIONE CONSUMI: PESANO LE CRISI INTERNAZIONALI

I DATI SULLA VARIAZIONE DEI PREZZI CONFERMANO LA STAGNAZIONE DEI CONSUMI. 
BERTIN: “LE CRISI INTERNAZIONALI SI FANNO SENTIRE”
“Fa un po’ specie vedere che l’aumento più importante, tra maggio e giugno, ha riguardato i pacchetti turistici che dunque sembravano in ripresa. Temo, purtroppo, che i fatti di questi giorni (Tunisia e Grecia) finiscano per penalizzare un settore già gravemente sofferente”.
Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, prende spunto dal dato più significativo (+5%) per commentare la variazione dei prezzi diffusa in mattinata dall’ufficio prezzi del Comune di Padova.
“Se un tempo avevamo paura dell’inflazione – continua Bertin – adesso guardiamo con sospetto ai prezzi che scendono perché testimoniano di una crisi dei consumi che non accenna a diminuire”.
Per cui il +0,1% di variazione complessiva mensile (che su base annua significa -0,1%) sembra oggettivamente poca cosa per chi sperava in una ripresa delle vendite un po’ più significativa.
“E’ vero – continua il presidente dell’Ascom – che alcuni settori vedono i prezzi in leggero aumento (è il caso dell’acquisto di autovetture, degli articoli per attività ricreative e giardinaggio, per i libri e per le bevande) ma sembrano più rimbalzi dovuti alla stagionalità che non ad una vera e propria ripresa dei consumi che invece riguardano i mobili trainati dagli incentivi”.
Insomma, la situazione rimane stagnante e nulla lascia presagire che la più volte annunciata ripresa si possa trasferire dall’export (oggettivamente in crescita) ai consumi.
“Malauguratamente – conclude Bertin – la situazione internazionale non aiuta. Anche se il ministro Padoan continua a dire che per l’Italia non ci sono rischi, nei nostri negozi una certa apprensione per ciò che sta accadendo in Grecia è più che palpabile”.

 

Padova, 30 giugno 2015