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VENDITORI ABUSIVI DI FIORI NELLA FESTA DELLA DONNA

8 MARZO FESTA DELLA DONNA.
E’ NECESSARIO CHE I CONTROLLI SIANO PUNTUALI NEI CONFRONTI DEGLI ABUSIVI ANCHE SE E’ DOMENICA
Che si voglia o meno dirlo con un fiore, la tradizione ha ormai solidamente abbinato le mimose alla festa della donna.
Ma fatalità vuole che quest’anno l’8 marzo cada di domenica, e già si immagina l’intero panorama degli incroci stradali intasato di venditori abusivi “armati” di mazzi di mimose e quant’altro.
“Il fiore simbolo di questa giornata è proprio la delicata mimosa, oltre alle composizioni floreali più diversificate - spiega Pierpaolo Varotto, presidente dei fioristi associati all’Ascom - ed è molto sentito l’omaggio anche di un piccolo mazzolino da parte di un diversificato panel di clienti, molto più trasversali di quelli che solitamente comperano i fiori per San Valentino”.
“Infatti – continua Varotto – la festa della donna celebra anche le mamme da parte dei figli, oltre all’omaggio tra amiche e il tradizionale cadeaux di mariti e fidanzati”.
“Purtroppo temiamo, come categoria – dice ancora il presidente Varotto - che l’8 marzo, cadendo di domenica, possa vedere un proliferare di abusivi che smerceranno il solito prodotto “usa e getta”, di incerta provenienza, che appassisce subito e che desta molti dubbi anche sulla sua salubrità”.
Un problema annoso che i fioristi dell’Ascom continuano a portare all’attenzione delle autorità preposte al controllo e che si è tradotto, nei giorni scorsi, in una comunicazione alla Polizia Municipale. “Ci rendiamo conto delle difficoltà del momento – conclude il presidente dei fioristi dell’Ascom padovana – ma chiediamo ancora una volta la presenza di un controllo sulla situazione degli abusivi che vendono fiori agli incroci, perché il danno nei nostri confronti è cospicuo e porta una profonda frustrazione che nasce dalla constatazione che la legalità, in questo Paese, è una sorta di “optional” che vale per i commercianti regolari soggetti alle incombenze burocratiche, fiscali e amministrative, ai controlli e alle sanzioni e non vale per altri. E, soprattutto, non vale per chi, a monte della filiera, sfrutta il sentimento umanitario della gente che non si accorge di favorire invece sempre e comunque una un’attività totalmente criminosa!”

 

Padova, 6 marzo 2015