AFFITTARE A PREZZI MODERATI PUO’ CONVENIRE GRAZIE ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI.
ALL’ASCOM ATTIVO UN SERVIZIO PER VALUTARE CONVENIENZE ED OPPORTUNITA’
Non succede tanto spesso che le tasse calino, per cui vale la pena prestarci attenzione: per i proprietari di case affittate è arrivato il momento di aggiornare il tax rate sui redditi da locazione, verificando le opportunità di risparmio fiscale riservate solo a chi stipula con l’inquilino un contratto a canone concordato (con l’esclusione dunque di chi sceglie il canone libero) e peraltro non in tutti i comuni (ma ci sono comunque, tanto per citare, Padova, Abano e Selvazzano).
La novità deriva dallo sconto del 25% sull’Imu e la Tasi introdotto dalla legge di Stabilità 2016 che, con l’obiettivo di incentivare gli affitti a prezzi moderati, agevola i proprietari che hanno la possibilità o di optare per la cedolare secca al 10% o per le tradizionali deduzioni extra del 30% per chi resta alla tassazione ordinaria.
“Le norme – spiegano negli uffici dell’Ascom dove è attivo un servizio di assistenza relativo proprio agli affitti - si sono sovrapposte disordinatamente per cui la convenienza, che dipende da diversi fattori, non è immediatamente percepibile”.
Bisogna dunque fare una valutazione sul tipo di contratto, sul tipo di comune in cui si trova l’immobile, sulla rendita catastale dell’abitazione e l’aliquota locale di Imu e Tasi, delle deduzioni / detrazioni che il locatore ha nel proprio modello UNICO.
“Il pezzo forte – continuano sempre all’Ascom - è comunque la cedolare al 10%(prevista per il periodo 2014-17) che risulta praticamente imbattibile se confrontata con le deduzioni Irpef maggiorate per quasi tutti i contribuenti e la cui scelta, se non ancora effettuata, può essere fatta valere dalla prima nuova annualità contrattuale”.
Situazione piuttosto semplice anche per chi non ha ancora stipulato il contratto: si tratta infatti di valutare se le nuove agevolazioni fanno pendere la bilancia dalla parte del canone concordato o meno.
“Un po’ più delicata, invece – concludono gli esperti dell’Ascom - la posizione di chi ha in corso una locazione a prezzi di mercato. In questo caso il proprietario potrebbe valutare la risoluzione del contratto e la stipula
di un nuovo affitto concordato, offrendo all’inquilino un canone ridotto”.
Nel dubbio, anche in considerato del fatto che l’esenzione dall’imposta di registro e di bollo vale solo per l’accordo di riduzione del canone di locazione e non anche se si vuole riportare il canone al valore inizialmente pattuito, meglio contattare gli uffici dell’Ascom. O con una telefonata al numero 049 8209719 o con una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Padova 9 febbraio 2016