BONUS MOBILI: TANTE DETRAZIONI, MA NORME NON SEMPRE CHIARISSIME.
IL PRESIDENTE DEI MOBILIERI DELL’ASCOM, FILIPPO LUCATO FORMENTIN: “BONUS UTILI PER SPOSTARE GLI ACQUISTI VERSO LA QUALITA’”
Ma alla fine, la spesa per questi benedetti mobili, può essere detratta dai redditi?
Se lo stanno chiedendo in molti, soprattutto alla luce delle mai assenti difficoltà interpretative.
All’Ascom hanno provato a mettere un po’ d’ordine in materia.
Dunque, partiamo dall’ultima agevolazione prevista dalla legge di Stabilità per il 2016 e che prevede per l’acquisto dei mobili da parte delle giovani coppie la detrazione del 50%.
“Per giovani coppie – spiegano all’ufficio tributario dell’Ascom – si intendono coniugi o conviventi more uxorio da almeno tre anni, che quest’anno comprano nuovi arredi per la casa da adibire ad abitazione principale (il cui acquisto può esser stato effettuato anche nel 2015). Altra condizione fondamentale: almeno uno dei due partner non deve superare i 35 anni di età nel 2016”.
L’agevolazione ha poi il limite dei 16mila euro e, soprattutto, non può essere cumulata, nella stessa abitazione, con il bonus mobili abbinato ai lavori, che consente invece di detrarre il 50% su una spesa massima di 10mila euro sostenuta per comprare non solo gli arredi ma anche grandi elettrodomestici in classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni).
“L’utilizzo di questo bonus, che scadrà a fine anno – aggiungono all’ufficio tributario dell’Ascom – non consente la possibilità di sfruttare la nuova detrazione per giovani coppie, anche per l’acquisto di mobili diversi”.
Ma si sa, nel complicatissimo sistema legislativo italiano, fatto di qualcosa come 150 mila leggi che non di rado entrano in rotta di collisione, ciò che è vietato per cose che sembrerebbero di buon senso, non lo è per quelle che lo sembrano meno.
“Se ci sono tutti i presupposti di legge – confermano gli esperti dell’Ascom - nulla sembrerebbe vietare di avere i due diversi bonus mobili in due case differenti o, addirittura, di duplicare le detrazioni abbinate ai lavori, magari una per arredare la prima casa e un’altra per quella al mare o in montagna”.
Caso limite? Forse non tanto. Di sicuro, prima di acquistare mobili, vale la pena farsi un’idea delle agevolazioni che sono sì per le giovani coppie, ma anche collegate al recupero edilizio, alle ristrutturazioni, al restauro, ecc.
Anche se, il modo più semplice per sfruttare al massimo le opportunità offerte dalle leggi, è quello di affidarsi ai professionisti del comparto.
“Ai nostri clienti – spiega Filippo Lucato Formentin, presidente dei mobilieri dell’Ascom di Padova – offriamo una consulenza dettagliata in modo da rendere l’acquisto il più gratificante possibile, anche sotto un profilo squisitamente economico oltre che sotto il profilo della qualità, dell’arredamento e del design”.
Ma come hanno influito i “bonus” sulle vendite?
“La crisi – continua Lucato Formentin – ha lasciato ampi strascichi e soprattutto il nostro comparto ne ha pagato e ne sta ancora pagando lo scotto. Ciò nonostante i “bonus” stanno riequilibrando le vendite verso la qualità. Mi spiego: se prima dei “bonus” la qualità era stata accantonata, soprattutto dal cosiddetto “ceto medio”, in favore di prodotti più economici, oggi la detrazione fiscale fa sì che il minor costo venga riversato proprio sulla qualità”.
Che dire: verrebbe quasi da riesumare il vecchio adagio “chi più spende, meno spende”.
“Ed è – conclude Lucato Formentin – la più vera delle affermazioni!”
Padova 30 maggio 2016