CENTRO COMMERCIALE DI ABANO TERME.
IL PRESIDENTE DELL'ASCOM, BERTIN: "NOI CONTRARI, IL COMUNE FAVOREVOLE. MA SI TRATTA DI SCELTE NON DI ATTI DOVUTI"
"La battaglia politica non ci interessa. Ci interessa il futuro del commercio di Abano Terme che, a nostro giudizio, verrà gravemente danneggiato se andrà in porto il progetto di nuovo centro commerciale davanti a Villa Mainardi".
Si smarca dalle polemiche il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin e ricorda come la battaglia contro l'apertura di nuove grandi strutture di vendita da parte dell'associazione che rappresenta non sia né un'esclusiva della città termale né l'avversione preconcetta nei confronti di qualche schieramento politico.
"La "nuova Ascom" nata dieci anni fa - continua il presidente - ha adottato una linea molto chiara: no a nuove grandi strutture di vendita che cementificano il territorio, desertificano i centri urbani ed eliminano quattro posti di lavoro nel commercio di vicinato, costretto a chiudere, a fronte di un posto creato nel centro commerciale. A questa linea ci siamo sempre attenuti e continueremo a farlo avendo anche a cuore la difesa del nostro patrimonio architettonico e culturale messo in discussione da insediamenti come quello che si vuole fare ad Abano o quello di Due Carrare davanti al castello del Catajo".
"Quello che mi preme sottolineare - conclude il presidente dell'Ascom, Bertin - è che le decisioni sono squisitamente politiche e non esistono diktat che impongano ai sindaci di fare scelte che non condividono. In questo senso ci sono sentenze che danno ragione ai comuni che, dopo aver approvato piani di insediamento, li hanno cancellati per realizzare aree verdi. Se il sindaco ritiene che il centro commerciale sia un vantaggio per la sua comunità, bene, ma non dica che è costretto a fare certe scelte. Le scelte, come la nostra di difendere il commercio di vicinato, sono sempre frutto della volontà delle persone che le adottano".
Padova - Abano Montegrotto Terme 26 gennaio 2016