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INGROSSO CINA: ANCORA UN SEQUESTRO

ANCORA UN SEQUESTRO DI PRODOTTI CONTRAFFATTI DI CANCELLERIA AL CENTRO INGROSSO CINA.
PER L’ASCOM DIVENTA INDEROGABILE IL PRESIDIO COSTANTE
Ancora un sequestro da parte della Guardia di Finanza, e questa volta si tratta di oltre 165mila articoli di cancelleria non a norma al Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti e in un magazzino nelle immediate vicinanze sempre riconducibile ad operatori di etnia cinese.
“Non posso fare altro – commenta il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin - che complimentarmi per l’azione di contrasto che la Guardia di Finanza sta compiendo ormai da tempo, ottenendo risultati importanti tutte le volte che ha fatto un controllo ad uno dei tanti ingrosso cinesi che operano in zona industriale. Purtroppo, nonostante la pressione sia costante, io credo che se si vuole realmente debellare una piaga che sta diventando sempre più infetta, non c’è altra soluzione del presidio costante”.
E’ da tempo che Bertin avanza l’ipotesi di un controllo interforze in modo così da distribuire sulle diverse forze dell’ordine un peso che sarebbe sicuramente gravoso ma che, con ogni probabilità, costringerebbe alla resa chi, all’interno di quei capannoni, sviluppa attività che di legalità non hanno nemmeno la facciata.
“Dobbiamo – ribadisce - togliere l’acqua a quei pesci che si nutrono di affari esentasse e contraffazione spinta anche se gran parte della responsabilità del proliferare di quei commerci illegali risiede nella insufficiente coscienza da parte dell’opinione pubblica nei confronti di un fenomeno che rimane piuttosto sottovalutato nelle sue conseguenze anche sociali visto che contribuisce alla perdita di centinaia di posti di lavoro”.

“Quella dei prodotti contraffatti è un’ulteriore difficoltà – conclude il presidente dell’Ascom – per le piccole cartolerie che si trovano a dover contrastare una grande distribuzione che, forte di un marketing aggressivo, fa concorrenza usando “prodotti civetta” a prezzi scontatissimi salvo poi risultare in linea se non addirittura più cara su una vasta gamma di prodotti come hanno dimostrato i nostri sondaggi compiuti tra le cartolerie e nei grandi store della provincia”.

 

Padova 12 settembre 2016