I NUMERI E LE ESPERIENZE FIN QUI MATURATE METTONO L’ASCOM NELLA CONDIZIONE DI ESSERE UNA CO-PROTAGONISTA DELLA SMART CITY.
IL PRESIDENTE BERTIN: “NOI “MASSA CRITICA” PER UN RAPIDO AVVIO DEL PROGETTO”
Chiedono di aggiungere un posto al tavolo.
“In verità lo abbiamo già chiesto alla vicensindaco Eleonora Mosco: la smart city è un progetto che non può prescindere dalla partecipazione anche delle migliaia di imprese del terziario rappresentate dall’Ascom”.
Nella sede di piazza Bardella ne sono convinti: “Abbiamo tutte le carte in regola – dichiara il presidente Patrizio Bertin – per aspirare ad un ruolo di co-governance in un progetto che dovrà rivoluzionare la città”.
D’altra parte le esperienze maturate nel periodo depongono in favore dell’Associazione Commercianti che, ad esempio, sul tema della digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici, ha in programma, giusto per lunedì prossimo, 16 maggio, alle 9, presso la propria sede, un convegno che la propria sezione “Servizi & Sviluppo” ha calendarizzato con l’obiettivo di avvicinare sempre di più le imprese alla digitalizzazione intesa come semplificazione dei processi e delle comunicazioni.
“Le 15 mila imprese di servizi tecnologici che, a vario titolo, operano nel nostro territorio – specifica il presidente di Servizi & Sviluppo Ascom, Nicola Bertin – sono aziende sicuramente interessate ad uno sviluppo del progetto non fosse altro perché già perfettamente inserite in un contesto di accentuata digitalizzazione, ma anche perché rappresentano “l’anima” innovativa di un comparto, quello dei servizi alle imprese e ai cittadini, che vede la nostra provincia ai vertici in ambito nazionale. D’altra parte il Gruppo Servizi & Sviluppo lavora ed opera con successo in questo senso all’interno di Ascom e a fianco delle aziende dei servizi fin dal 2008”.
Dunque l’Ascom chiede di essere della partita.
“Anche perché – aggiunge il presidente provinciale Patrizio Bertin – la nostra presenza capillare è garanzia di una diffusione ampia del progetto che non può limitarsi ad imbarcare pochi soggetti, magari anche molto qualificati, ma limitati nei numeri”.
Quei numeri che, per contro, l’Ascom è in grado di garantire a sostegno di una diffusione e di una fruizione che solo la “massa critica” di un ampio panel di soggetti può determinare costituendo, di fatto, un incentivo alla rapida e condivisa realizzazione di progetto che richiede forti investimenti, soprattutto da parte del pubblico e dunque, necessariamente, aperto a tutti.
Padova 12 maggio 2016