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UN CAPODANNO DA TUTTO ESAURITO PER GLI HOTEL DI PADOVA

PER CAPODANNO SI PROFILA IL TUTTO ESAURITO NEGLI ALBERGHI DI PADOVA E PROVINCIA.
IL PRESIDENTE DELL'ASCOM, PATRIZIO BERTIN: “BENE LA NOSTRA SUPPLENZA ALLE DIFFICOLTA’ DEL PUBBLICO”
Per gli alberghi padovani, a differenza di quelli delle terme, il ponte dell’Immacolata non è andato benissimo ed il Natale si profila sulla stessa lunghezza d’onda, ma per Capodanno l'obiettivo del tutto esaurito è veramente ad un passo.
Natale dunque si conferma debole come da tradizione (alcuni alberghi sono normalmente chiusi nei giorni che vanno dal 24 al 26) e la battuta di Alessandro Salmaso, consigliere di Padova Hotels Federalberghi Ascom, riassume bene la situazione per quelli aperti: “Prenotazioni? Sì, i tre Re Magi, in tripla”.
Diverso il discorso invece per il passaggio dal 2016 al 2017.
“L'indagine che abbiamo realizzato tra i nostri associati sia della città che della provincia – conferma la presidente degli albergatori dell’Ascom, Monica Soranzo – ci dice che il tutto esaurito non è un obiettivo impossibile. E questa è sicuramente una buona notizia per un settore, come il nostro, che mantiene inalterate tutte le difficoltà connesse ad una redditività sempre più limitata viste le tariffe alle quali dobbiamo attenerci per contrastare i grandi portali di prenotazioni”.
“In verità – continua Soranzo – speravamo anche che l’assenza di neve in montagna facesse sì che i turisti si riversassero maggiormente, nell’intero periodo, in una città d’arte come la nostra, ma così non è stato”.
Ad ogni modo il tutto esaurito di Capodanno viene comunque letto in chiave positiva dal presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin.
“Quando, all’indomani del terremoto politico avvenuto a Palazzo Moroni - spiega Bertin - abbiamo rassicurato gli operatori economici che non ci sarebbero stati contraccolpi significativi sul Natale, intendevamo sostenere che la città dispone di organizzazioni imprenditoriali come la nostra in grado di supplire alla carenza del pubblico supportando le imprese. Certo, la comunicazione ha subito un indubbio rallentamento e questo, in qualche modo, ha ridotto le potenzialità della nostra offerta commerciale che è però di primissimo livello".
A poche ore dal Natale non è ancora possibile fare bilanci sulle vendite (anche perché le tredicesime sono arrivate da poco), ma il dato che giunge dagli alberghi per Capodanno è sicuramente positivo.
"Una dimostrazione - continua Bertin – che la città, ma anche i molti centri della provincia che in questo periodo hanno allestito iniziative molto interessanti, hanno un proprio appeal e che se le risorse destinate a certe iniziative estemporanee (penso ai mille mercatini che i padovani, nel corso dell'anno, si sono trovati nelle vie del centro storico del capoluogo senza peraltro conoscere né i temi né il calendario) fossero state convogliate in iniziative più "ragionate", forse gli ottimi risultati di Capodanno avrebbero potuto riguardare anche altri periodi dell'anno".
Ma non è certo il caso di recriminare.
"Purtroppo - aggiunge Soranzo - Padova non viene ancora percepita come una stella di prima grandezza, ma chi ci arriva, magari anche solo per raggiungere Venezia, ne rimane affascinato e si augura di ritornarci. Dobbiamo lavorare per fare in modo che la destinazione Padova sia sempre più appetita".
"Ne guadagnerebbe - conclude Bertin - tutto il sistema, in primis negozi e pubblici esercizi".

 

Padova 22 dicembre 2016