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AGENTI DI COMMERCIO: SUPERAMMORTAMENTO ADDIO

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TREVISAN (FNAARC ASCOM): “SU DI NOI IL PREGIUDIZIO DEL FISCO”.
In auto ci passano gran parte della loro giornata ed, in buona misura, l’auto non è solo un mezzo di trasporto, ma è anche ufficio.
Eppure, nonostante agenti e rappresentanti di commercio “vivano”, di fatto, all’interno dell’abitacolo, per il fisco restano sempre soggetti “a rischio”, nel senso che le limitazioni, nei loro riguardi, si sprecano.
L’ultima, in ordine di tempo, è la legge di bilancio 2017 che ha apportato alcune novità in tema di deducibilità fiscale degli autoveicoli, stabilendo l’esclusione dall’agevolazione del super ammortamento al 140% dei veicoli non utilizzati esclusivamente come strumentali, ovvero tutti quelli ad uso promiscuo aziendale/privato, per cui anche quelli di agenti e rappresentanti di commercio.
“E’ la solita storia – commenta amaro Carlo Trevisan, presidente degli agenti della Fnaarc Ascom Confcommercio di Padova – : si ritiene che l’auto, per noi, non sia così “strumentale”, quando invece è paragonabile al tornio dell’azienda metalmeccanica o al forno per la pizzeria. Invece, da anni, la deducibilità prevista in caso di acquisto o leasing dell’autovettura, si ferma a 25.882,84 euro, assolutamente insufficiente per la nostra attività che richiede mezzi sicuri e, dunque, decisamente più costosi”.

E a poco vale il contentino che è stato dato alla categoria con l’aumento del limite di detrazione per i canoni di noleggio a lungo termine che passa da 3.615,20 a 5.164,67 euro (+42%) e che, nella sostanza, significa che si ammette che la gestione di un’auto costa di più. Per cui: perché non elevare nella stessa misura anche gli altri limiti?
Evidentemente l’idea che sembra sostenere le azioni del fisco è che gli agenti ed i rappresentanti usino l’auto più come status symbol (grossa cilindrata, dotazioni strumentali “full”) piuttosto che come strumento “full” di lavoro per cui, non solo i costi sono, da anni, fiscalmente deducibili nella misura limitata dell’80%, ma adesso, per questi “forzati del traffico”, non viene previsto neanche il super ammortamento.
“In un Paese dove l’evasione e l’elusione – continua Trevisan – viene valutata nell’ordine dei 250/270 miliardi di euro, dubitare “a prescindere” della buona fede di agenti e rappresentanti di commercio (che a Padova e provincia sono circa 6500) sembra l’iniziativa oggettivamente inutile del bimbo che, come ammoniva Sant’Agostino, cercava di svuotare il mare con un cucchiaino!”


PADOVA 13 GENNAIO 2017