IPOTESI AUMENTO DELL'IVA.
IL PRESIDENTE DELL'ASCOM DI PADOVA, BERTIN: "GENTILONI E PADOAN METTANO MANO AGLI SPERPERI A NOVE ZERI!"
"Gentiloni e Padoan ci pensino bene: aumentare l'aliquota normale dell'Iva al 24% e quella agevolata al 13% avrebbe effetti deleteri sui consumi e vanificherebbe anche quel minimo di ripresa dei consumi alla quale stiamo assistendo. Piuttosto che pensino a come ridurre la spesa pubblica che continua a zavorrare le aspettative di crescita di un Paese che avrebbe grandi potenzialità ma rischia di implodere sotto il peso di sperperi a nove zeri!"
E' ad alzo zero l'attacco di Patrizio Bertin nei confronti dell'ipotesi, si vorrebbe caldeggiata dall'Unione Europea, per un innalzamento dell'Iva tesa a rimettere in sesto i disastrati conti dell'Italia alle prese con 3,4 miliardi di euro di "aggiustamento".
"A me sembra - continua Bertin - che non serva essere né dei cattedratici né dei grandi statisti per riequilibrare conti che anche uno stipendiato da 800 euro al mese saprebbe fare".
Il riferimento non è casuale. Infatti ammonta a 800 miliardi il bilancio dello Stato e 3,4 miliardi sono quelli che l'Ue richiede.
"Io credo che se ad un lavoratore che percepisce 800 euro di stipendio mensile - continua il presidente dell'Ascom - venisse richiesto di fare un sacrificio di 3,4 euro, nonostante la sua magra paga, non avrebbe difficoltà a rinunciare ad una spesa di meno di 3 euro e mezzo. Il nostro governo invece che fa? Al posto di tagliare i 3,4 miliardi, pensa di aumentare le tasse, si chiamino esse Iva o accise sulla benzina. Un modo di fare che sembra non tenere nel minimo conto che operare sull'Iva o sulle accise significherebbe contrarre ancora di più i consumi e con essi le possibilità di definitiva uscita dalla crisi".
"Senza voler prestare il fianco al populismo - conclude Bertin - credo comunque che tra pensioni d'oro, vitalizi, spese correnti, appalti miliardari, falsi invalidi, business dell'accoglienza, ecc., 3,4 miliardi siano cifra decisamente alla portata di un Paese come l'Italia. Un Paese che in ogni caso farebbe bene a ricordare all'Europa, così rigorosa nel richiedere il rispetto degli impegni, che gli impegni vanno rispettati tutti, compreso quello di una distribuzione dei migranti, distribuzione dai quali, i solerti censori di Bruxelles, si guardano bene dal reclamare il rispetto degli altri partner!"
Padova 7 marzo 2017