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CREDITO: RESTA SEMPRE DIFFICILE PER LE FAMIGLIE E LE PICCOLE IMPRESE

CREDITO SEMPRE DIFFICILE, NONOSTANTE L’IMPEGNO DI FIDI IMPRESA & TURISMO VENETO.
BERTIN (ASCOM PADOVA): “LE DIFFICOLTA’ DEL SISTEMA CONDIZIONANO I GIOVANI”
Sempre difficile.
“Anche se facciamo di tutto per cercare di non far gravare la crisi del sistema delle banche popolari venete sulle nostre imprese, non vi è dubbio che le difficoltà sono tante e le prospettive per niente rosee”.
Il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, non si nasconde dietro ad un dito: il credito, soprattutto per chi non è in grado di offrire garanzie, resta un miraggio.
“Ed è un miraggio – continua – che condiziona soprattutto i giovani che, magari, avrebbero delle idee ma che non avendo le classiche “spalle coperte” finiscono per rinunciare andando ad ingrossare le fila di quel 40 e passa per cento di disoccupati “under” che è uno dei dati macroeconomici più eclatanti del nostro Paese”.
Eppure l’impegno da parte dell’associazione è massimo. Prova ne siano i dati, appena consegnati dai rendiconti di fine anno, di Fidi Impresa & Turismo Veneto, il confidi del sistema di Confcommercio Veneto (oggi praticamente operativo sul tutto il territorio regionale) che a Padova trova nell’Ascom il proprio punto di riferimento operativo.
“A fine 2016 – spiega Federico Barbierato, direttore generale dell’AscomFidi Impresa & Turismo Veneto, che ricordo è un confidi vigilato da Bankitalia che vanta più di 18 mila soci sul territorio regionale, aveva in essere un stock di finanziamenti pari a più di 485 milioni euro con uno stock di garanzie che ammontava a poco meno di 199 milioni di euro”.
Dati significativi, ma ancor di più lo sono quelli relativi alle delibere che, nonostante il perdurare di una crisi che ha trovato alimento dalle difficoltà un po’ di tutto il sistema bancario ma, in particolare dei rovesci di Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza, hanno raggiunto la considerevole cifra di 167 milioni di euro con garanzie deliberate che ammontano a quasi 83 milioni di euro.
“Non abbiamo lasciato nulla di intentato – continua Barbierato –per cercare di dare risposte ai nostri soci sui quali abbiamo anche riversato le nostre competenze per far sì che potessero accedere ai finanziamenti, anche a fondo perduto, come ad esempio quello relativo ai Fondi Europei POR FESR su bando regionale, alle azioni sulle reti di impresa e sui club di prodotto e alle azioni per la ristrutturazione degli alberghi, attraverso un Fondo che mette a disposizione 12 milioni di euro con contributi a fondo perduto fino al 30% sull'investimento”.
Opportunità importanti, soprattutto sul fronte degli investimenti, ma c’è anche un problema di liquidità che, stante la situazione, non trova soddisfazione e mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese che, viceversa, avrebbero ottime probabilità di ripresa.
“Il paradosso – conclude Bertin – è che le banche, negli ultimi mesi, hanno raccolto tanti soldi, frutto della paura della gente di spendere perché teme una stretta fiscale, che però non vengono reimmessi sul mercato”.
Risultato? Nonostante l’impegno (ed i numeri lo dimostrano) dei confidi e la massima disponibilità degli stessi a trovare, dove possibile, la soluzione allo specifico problema di ogni impresa, il piatto continua a piangere!


Padova, 13 febbraio 2017