Home

IL TAR DA' VIA LIBERA AGLI IPER A PADOVA

bertin tar

BERTIN (ASCOM): "ERRORE MADORNALE DELL'AMMINISTRAZIONE BITONCI CHE CONDANNA IL COMMERCIO PADOVANO A MORTE SICURA".
E, MENTRE CONVOCA UN CONSIGLIO STRAORDINARIO, CHIAMA I COMMERCIANTI ALLA MOBILITAZIONE

La notizia che il Tar del Veneto ha dichiarato illegittimo il “Piano del Commercio al dettaglio su area privata” aprendo, di fatto, le porte alla proliferazione della grande distribuzione a Padova, ha rovinato il Capodanno a Patrizio Bertin.
“Non a me – commenta il presidente dell'Ascom – ma a tutti i commercianti padovani che non meritano di essere costretti a chiudere perchè qualcuno non ha saputo fare il proprio mestiere di amministratore”.
Bertin, lette le notizie di stampa, non ha perso tempo.
“Ho già dato indicazione al direttore generale Barbierato e al segretario generale Vendramin – continua il presidente dell'Ascom – di convocare un consiglio straordinario per vedere il da farsi, ma già adesso posso dire che, se le anticipazioni sono confermate, non esiteremo a dare mandato ai nostri legali per chiedere i danni a nome di tutti i commercianti della città e dei comuni della cintura”.
Non si placa l'ira di Bertin.
“Ovviamente attendiamo di conoscere la sentenza e le motivazioni – aggiunge – ma se, come sembra, al di là degli aspetti di merito che dovremo valutare (e che, a prima vista, non ci convincono) è l'errore procedurale quello che fa pendere l'ago della bilancia a tutto vantaggio della GDO, è evidente che l'amministrazione Bitonci ha commesso un errore madornale non degno di chi dovrebbe avere esperienza amministrativa e nemmeno degno di chi, professionalmente, è deputato a controllare l'operato degli amministratori”.
Bertin chiude chiamando alla mobilitazione.

“Non sia mai – conclude – che l'Ascom si arrenda. Contro l'insediamento di centri commerciali siamo scesi in piazza in tante località della provincia, compresa Abano dove un sindaco che allora ci dileggiava, sconta una pena nelle patrie galere. Se le anticipazioni di stampa saranno confermate e se dunque dovremo subire l'arrivo di nuove grandi strutture di vendita, torneremo a manifestare tutto il nostro dissenso, ma già adesso chiediamo ai commercianti di prepararsi alla mobilitazione e di riporre la propria fiducia su chi, come l'Ascom, ha sempre dimostrato di averne a cuore le sorti”.

PADOVA 1° GENNAIO 2017